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FER | — 169 — | FEZ |
— „I sarti spianano le costure e le stiratrici stirano le camicie;“ — de scolar, stiaccine; — de stizar, attizzatoio; — del brustolin, fattorino; — de cheba, gretola; — de rìzar, calamistro; — de spulir, ferro scempio; — de bona grazia, piegatello; — de dopio taio, ancipite; — curvo, che sera el locheto, arco; — impuntì, che xe ne le fibie, ardiglione; — nel quale entra il saliscendi, e l’accavalca, per chiudere le porte: monachetto; — bucato dall’un de’ lati, messo nel manico del chiavistello per ricevere la stanghetta dei serrami: boncinello; — fitto nel muro, terminato da un cerchio entro il quale si fa passare l’asta di una bandiera per tenerla ferma, eventualmente pendente all’infuori: stacca; — messo nel fuoco fino a che diventa rosso: ferro rovente; fino a bianco dopo il rosso: ferro candescente, o incandescente; fil de fero, filo di ferro; rodolo de fil de fero, bazza di fil di ferro; memoria de fero, memoria adamantina, o di ferro, o ferrea; stomigo de fero, met. stomaco di bronzo, — ventriglio da struzzo; esser de fero, met. essere d’acciaio; feri de botega, met. ferri di bottega; mustaci de fil de fero, met. baffi, di topo; scaldar i feri, met. eccitare, irritare; zogar toca fero, fare, o giuocare a tocca ferro; meter i feri a fondo, m. prov. gittare in terra il frumento, — prender posto alla predica; bisogna bater el fero fin che. xe caldo, prov. bisogna battere il ferro mentre è caldo, — batti il chiodo quando è caldo, — il ferro va battuto quando è caldo, -— chi non sollecita perde l’occasione, — bisogna macinare finché piove; el ruzine magna ’l fero, prov. la ruggine mangia il ferro; esser in una bota de fero, v. bota; a fero de cavai, v. cavai.
Feroncolo, sm. fìgnolo, furoncolo, foruncolo.
Fersora, sf. lo stesso che/arsora.
Fertile, agg. fecondo, ferace, fertile, fruttifero, ubertoso.
Fertilizar, va. fertilizzare.
Festa, sf. festa; solennità; tripudio; de festa, festereccio, festivo; che tien in festa, festevole, sollazzevole; feste fisse, feste immobili; feste che no~ xe fisse, feste mobili; vestito de festa, abito, o vestito da festa; esser la festa, esser il giorno onomastico; conzar per le feste, met.. conciare pel dì delle feste, — far cantare in tedesco; far la festa — ha tre significati: ripulire, o derubare: — „La fantesca gli ha ripulito a dovere la casa far la festa di una cosa, darle fondo, consumarla: — „Han dato fondo a un carratello di vino dolce;“ e uccidere, o far la buccia: — ,.I malandrini gli han fatto la buccia al prete;“ ’ no xe sempre festa, m. prov. ogni giorno non è festa, — non tutte le fuse vengono diritte, — non tutte le ciambelle riescono col buco, — quel che ciondola non cade, — tutte le palle non riescon, — tutte le botte non vanno giulive, — Tirare i colpi a filo ognor non lice, (Boiardo — Orlando innamorato); passada la festa gabato lo santo, prov. avuta la grazia gabbato lu santo, — fatta la festa non vi è chi spazzi la sala; parer un caligher vestì de festa, v. caligher; festa de famea, v. famea.
Festegiador, sm. festeggiatore.
Festegiar, va. festeggiare.
Festisina, sf. festicciuola, festiccina; festuccia.
Feston, sm. festone, pendone; ornado de festoni,. festonato.
Festonzin, sm. festoncino.
Feta, sf. fetta: — „Fette tanto fatte di polenda;“ lista: — ..Pallone a liste di più colori;“ spicchio: ---„Mele tagliate a spicchi;“ taiar in fete, affettare, e met. far braciuole: — „Se pigliavano il ladro que’ villanzoni facean braciuole di lui;“ farse taiar in fete per qualchedun, met. spararsi per quel tale.
Fetisina, sf. fettina, fettolina, fettuccia, fettuccina.
Feton, sm. fettona; fettone; vet. fettone.
Feudo, sm. v. met. donnaccia; meritrice, prostituta.
Feza, sf. feccia, fondigliuolo,-posatura, sedimento; fermento, lievito; met. astuto; gaglioffo, malvivente: