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FAM | - 164 — | FAR |
rata; el mulo che ga fame magna de ogni qualità de paia, prov. lupo affamato mangia pan muffato, — a tempo di carestia pan vecciato; la fame no voi salsa, lo stesso che la fame xe ’V più bon cogo, v. cogo.
Famèa, sf. famiglia; de famea, famigliare; famea grossa, famiglia numerosa; fio de famea, figlino di famiglia; omo, dona de famea, uomo, donna da casa, o da famiglia; pare de famea, padre di famiglia; festa, luto, vita de famea, festa, lutto, vita famigliare, o di famiglia; no bisogna entrarghe ne la question de famea dei altri, loc. prv. fra carne e ugna nessun vi pugna.
Fameaza, sf. famigliacela.
Famedo, sm, famigliare, famiglio; un vero famedo, met. un rozzo, un zotticone.
Fametà, sf. famuccia.
Familiarità, sf. famigliarità, famigliaritade, famigliaritate, familiarità.
Familiarizar, va. famigliarizzare; abituare, assuefare.
Familias, smf. bidello.
Famoso, agg. chiaro, famoso, illustre, insigne; delicato, prelibato, squisito, succulento.
Fanela, sf. flanella.
Fànfano, sm. zi. pesce pilota — naucrates ductor.
Fanfaron, sm. fanfarone, millantatore, smargiasso, spezzacatenacci.
Fanfaronada, sf. burbanza, cantafavola, fanfaronata, iattanza, millanteria, smargiassata.
Fangazo, sm. fangaccio.
Fanghera, sf. fangaia, fanghiglia; loto.
Fango, sm. braco, brago, fango, loia, loto, pantano; met. lordura, sporcizia, sudiciume; fango molto liquido: mota; — che depositano i fiumi ed i torrenti nello scemare: belletta; — che è nel fondo delle paduli: limaccio; — che si fa nel segar le pietre: poltiglia; — che è in fondo dei fossati: melma; pi. terme; far i fanghi, fare le lutazioni: — „E’ per ordine medico che fa le lutazioni.“
Fantasticar, va. arzigogolare, fantasticare; ghiribizzare.
Fante, sm. fante; cursore, messo; scherza coi fanti e lassa star i santi, prov. scherza co’ fanti, e lascia star i santi.
Fanulon, sm. dondolone, fannullone, perdigiorni, scioperato, scioperone.
Far, va. facere, fare’; produrre; raccogliere; rubare; partorire; cacare; creare, eleggere; perpetrare: — „ / ga fato quel furto in quatro. = In quattro- hanno perpetrato quel furto;“ deporre: — „Le galline depongono uova nutrientissime;“ far fora, met. involare, rubare; mangiare; deflorare; far erba, far l’erba; far in modo, fare in .guisa, o in maniera, o in modo, — far sì che, — far che; far far, far fare; aver da far — con si sia: aver a fare, o aver che fare con alcuno; far veder, met. far vedere in ,barba; aver assai de far, affogare nelle faccende, — aver le faccende a gola, — aver più faccènde che un mercato; aver, o no aver cosa far, avere, o non aver che fare; aver un bel da far, met. aver un bel fare: — ,Con quel bimbo ha un bel fàre !“ se fa presto a far, si fa presto a fare; lassar far a un cos’che ’l vói, dare, o lasciare ad uno la briglia sul collo, — abbandonare uno a sè stesso: — „Se mi dai retta, bene; se no, t’abbandono a te stesso;“ a farla grossa, met. a fare assai; cossa ti voi che ghe, o che te fazo mi — frase conclusionale: che vuole ella, o che vuo’ tu che ci facc’io; xe ’l suo far, è un suo fare; far el terzo, el quarto, el quinto — t. di giuoco: accomodare ^una partita di giuoco; far sul aqua, sul brodo, sul late, ecc. cucinare nell’acqua, nel brodo, ecc.; darse un gran de far inutilmente, acciaccinare; farghe far a un quél che voi lusingandolo, adescare quel tale; farsela dosso, met. far- ~ sela addosso, o sotto; farghéla a qualchedun, accoccargliela a quel tale, — far danno e beffa a chi non l’aspetta, — far la; barba di stoppa a quel tale; cosa ’l fa? o che stilla? — „0 che stilla quel benedetto Camussiano ? E’ più d’un’ora ch’é andato dal tabaccaio e ancora non lo si vede di ritorno;“ no fa gnente no — si risponde ad altri