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Fadigaza, sf. faticaccia.

Fadigoso, agg. faticoso, di fatica.

Fadigheta, sf. faticuccia.

Faganel, sm. zi. fanello — fringilla linota, o linaria.

Fagher, sm. hot. caone, faggio.

Fagoto, sm. fagotto, fardello, involto; t. mus. bassone, dolcino, fagotto; sonador de fagoto, fagottista; fagotto, o cosa simile, che si porta quasi nascostamente sotto il mantello: soffoggiata; rialto che si vede sopra le vesti a cagione di altra roba che sia sotto di esse: sobbaggiolo; fagoto de carne, met. fastello mal legato, — fastellaccio, fastellone; aver el fagoto, •met. aver la valigia; far fagoto — ha tre significati: morire, andare alle ballòdole, ripiegare le cuoia, tirar l’aiuolo, o il calcino; partire, far fagotto, levare le some, pigliar l’ambio; e far fagotto — detto di vestito“ che largheggi molto e mal si adatti alla, persona.

Falar, va. errare, fallare, sbagliare; falar la strada, errare, o smarrire la via, e met. prendere abbaglio, — .ingannarsi a partito; chi tropo farla spesso fola, frov. chi troppo parla, o chi assai ciarla spesso falla, — assai sa, chi non sa, se tacer sa; chi no fa no fala, falanclo se imfara, prov. chi non fa, non falla; fallando s’impara, — chi ne ferra ne inchioda, — chi fa, falla; e chi non fa, sfarfalla; fala anca 7 prete sid aitar, v. aitar.

Falcheto, nome generico di varie specie di piccoli falchi.

Faliar, sm. fagliare: — „Mi fagliano sempre i denari.“

Falido, sm. fallito, oberato.

Fàlio, sm. t. di giuoco: faglio. “

Falir, vn. fallire, — dare del culo sul pietrone, — infilar le pentole; chi fatisi va in caroza,. v. caroza.

Falisca, sf. favilla, scintilla )far falische, favillare, scintillare; scintille che si vedono scorrere talvolta sulla cenere della carta appena bruciata: monachine — e quello scorrere i fanciulli toscani lo chiamano: andare a letto le monachine; basta una falisca per hnpizar un fogo, prov. piccola favilla gran foco incende, o ampia fiamma feconda, — poco fiele fa amaro molto miele.

Falischeta, sf. favilletta, scintillerà, scintilluzza.

Falò, sm. abbàrbagliamento, errore, fallo, sbaglio; falò de pena, scorso di pena; meter un pie in falò, mettere, o porre piede in fallo, o in falso; cior in falò - una persona, o una cosa per un’altra: cogliere, o pigliare in scambio: — „Scusi, l’ho presa in scambio. Così al buiccio m’era sembrato mio fratello.“

Falopa, sf. t. de’seticultori: faloppa; filaticcio di palla; met. baggianata, corbelleria, scerpellone, scioccheria, sgorbio, svarione.

Faloto, sm. cìisutilaccio, malvivente, panperduto, scampaforca.

Falsificadòr, sm. adulteratore, falsificatore.

Falsificar, va. adulterare, alterare, contraffare, falsificare.

Falso, agg. fallace, falso, manchevole, sleale; falso de le scarpe, art. e mest. fiosso; ciave falsa, chiave adulterina; falso pezo del soldo, met. falsacelo spudorato.

Falza, sf. falce; che ga forma de falza, falciforme; falza fer sfalzar el fien, falce da fieno, falce fenaia, o fienaia, o fienale, — frullana; falza per podar le vide, falcino, pennato.

Falzada, sf. falciata.

Falzadura, sf. falciatura.

Fàlzeta, sf. falcetto; falcinola, falcinolo.

Fame, sf. fame; .aver fame, patir fame, affamire, allampanare, arrabbiare di fame, allupare; fame assai granda, picchierella; chi che ga granda fame, famelico; no veder dai oci de la fame, met. non vederci dalla fame, — essere scannato dalla fame, — cascare, o morir di fame; bruto come la fame, brutto come, o quanto la fame, — come, o quanto il peccato; la fame xe una gran maestra, prov. il bisognino fa trottar la vecchia; la fame no conossi lege, o no conossi ragion, prov. la fame non conosce legge, — fame affoga fama, — dalla fame la fama è sotter-