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ELE | — 158 — | EEO |
trovarse nel su elemento, mei. trovarsi nella sua beva, o nel suo elemento, o nella sua piscina.
Elera, sf. bt. edera, ellera; poet. edra; di edera, o simile all’edera: ederàceo.
Eletor, sm. elettore.
Eletoral, agg. elettorale.
Eletrizar, va. eletrizzare; vn. accendere l’animo e la fantasia altrui, — eccitare, commuovere.
Eletrizità, sf. elettricità.
Elevar, va. elevare, inalzare.
Elevazion, sf. elevamento, elevazione.
Eliminar, va. eliminare.
Elize, sm. elice.
Elmo, sm. elmo, casco; fascia di cuoio con cui si ferma l’elmo sotto il mento: aliccio.
Eluder, vn. eludere.
Emanar, va. emanare.
Émanzipar, va. emancipare.
Emanzipazion, sf. emancipazione.
Emendar, va. emendare.
Emeter, va. emettere.
Emigrar, va. emigrare.
Emular, va. emulare.
Emulsion, sf. emulsione.
Entrar, va. entrare; penetrare; entrar nel possesso de un eredità, adire l’eredità.
Entrada, sf. entrata; far le spese drio le entrade, m, prov. comparare il refe con le pezze
Entro, v. usata nel modo avv. de primo entro, a, o alla prima giunta, — di, o nella prima giunta: — „Di prima giunta lo presi per un cane da caccia.“
Entusiasmar, va. entusiasmare; chi che se entusiasma, entusiasta, entusiaste.
Enumerar, va. enumerare.
Epur, part. eppure, e pure, nondimeno, non pertanto.
Equilibrar, va. equilibrare.
Equipagiar, va. equipaggiare.
Erba, sf. erba; nel pi. detto dell’erbe aromatiche che dan sapore alle pietanze: erbucci, erbuccie; di erba, che ha natura e qualità d’erba: erbàceo; erba china, centaura maggiore; — canela, acoro, malva d’Egitto; — giulia, ageràto; -- rosa, geranio rosato; — luigia, cetronilla, verbena; — portolaca, porcellana; — moscatela, erba S. Giovanni, gallirico, scarlèa, scarleggia, sclàrea, trippa madama; — cordela, erba bindelli na; — spagna, trifoglio; per far andar via i pori, statisagria, verrucaria; — per impalar le careghe, carice; — mata, erbaccia, zizzania; tute le erbe che se magna in salata, acetarie; erbe che se lassa cresser nei campi fin a una zerta alteza e po se coverzi de tera per ingrassar el’teren, soverscio; chi che se nutrì solo de erbe, erbivoro, litofago; fosso d’erba, inter. cocuzze, corbezzoli, perdincibacco — e simili; l’erba xe per le bestie, m. prov. l’erba non fa collottola: — „ Mangi carne e uova se vuoi rimettersi: sa pure che l’erba non fa collottola;“ far, o farghene de ogni erba un fasso, prov. farne di quelle di pelle di becco, — far d’ogni erba un fascio, — far di ogni lana un peso; V erba cativa, o l’erba mata cresd presto, prov. la mala erba, o la malerba cresce, o vien su presto; speta mus che l’erba eressi, prov. cavallo non stare a morire, ehe -l’erba ha da venire, — c’ è de’ giornarelli.
Erbeta, sf. erbetta, erbettina, ’ erbicciuola, erbuccia; erbeta rossa, barbabietola, bieta, bietola — beta vulgaris.
Erborizar, va. erbolare, erborare.
Erede, smf. erede; far erede uno, istituire erede quel tale; erede cui il testatore impone di fare alcuna cosa: erede gravato.
Eredità, sf. eredità, redagio, reditaggio, retagio; eredità dove che xe più de dar che de ver, mei. essere più i birri che i preti.
Eremita, sm. anacoreta, eremita, romito.
Eroico, agg. epico, epopeico, eroico.
Eror, sm. errore; salvo eror, salvo errore; eror no fa pagamento, prov. error non fa pagamento, — error non è frode, — error non paga debito, o non salda conto.