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DUR | — 156 — | DUT |
de durada m. avv. durabile, durevole; di buon uso:, — „Tela de durada, = Tela di buon uso de poca o de assai durada, m, avv. di poca, o di molta retta.
Durar, vn. durare, resistere, perseverare, reggere: — „TJn cocchiere che non ha retto in nessun luogo;“ che la duri fin che la sa durar, met. che che la duri — che la duri diceva Giambracone; chi la dura la vinzi, m. prov. chi dura, o chi più dura la vince, — chi la dura la vince, — chi dura, vale a indura.
Durel, sm. cipolla, ingluve, ventriglio.
Duro, agg. duro, tenace; stolido, zuccone; incordato; teso; croio, rozzo, rustico, ruvido, zotico, zoticone; severo; sodo; inflessibile; caparbio, cocciuto; costante, perseverante; avaro, pirchio; impettito, pettoruto; ebro, fradicio, ubbriaco; acerbo, amaro, aspro; crudele, efferato, inumano’; inesorabile; diffìcile; renitente; faticoso; fiero; gagliardo; resistente; robusto; rigoroso; orgoglioso; intrattabile; esser duro — vi si sottointenda cosa dolorosa, o spiacevole a dirsi, a farsi: essere ardua, o essere agra, od ostica; restar duro, rimanere stecchito: — „Precipitò dall’impalcatura e rimase stecchito;“ restar duro de la paura, met. aggricciarsi; esser o star duro, — nel senso di non si lasciar persuadere nè svolgere a che che sia, o a dire quel che altri vorrebbe: restar sodo alla macchia, o al macchione; duro de testa, capassone, capiduro, — duro d’ingegno, o di mente; duro de cusinar, di cattiva cottoia, o di mala cucina; duro de f redo, intirizzito, rattrappito, rattrappito; duro con duro no fa bon muro, prov. duro con duro non fa buon muro; duro de boca, v. boca; che restassi, o che resto duro. lo stesso che diventassi un can, v. can.
Duron, sm. lo stesso che durel.
Duroto, agg, duretto, duriccio.
Duto, agg. tutto.