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DEL | - 137 — | DEN |
Delicato, agg. delicato; el gran delicato, sardonica interiezione: gli puzzano i fiori d’arancio; el delicato no xe per tuti, m. prov. l’asino non ha luogo in crosta, — l’orzo non è fatto per gli asini.
Delicatura, sf. delicatezza.
Delirar, vn. delirare, farneticare.
Delirio, sm. abbaglianza di mente, delirio, vaneggiamento.
Delito, sm. crime, crimine, delitto; che ga in se del delito, delittuoso: — „Azioni delittuose.“ •— „Corrispondenza delittuosa;“ delitto di lesa maestà: crimenlese; no go miga fato un delito — specie di scusa: non ho già commesso un delitto.
Deliziar, va. deliziare.
Deluder, va. deludere.
Demeritar, vn. demeritare.
Demolir, va. demolire.
Demoralizar, va. demoralizzare.
Denari, smp. lo stesso che danari.
Denegar, va. negare, niegare; rifiutare — „Mi ha rifiutato dieci fiorini.“
Denigrar, va. denigrare.
Denotar,»», denotare, significare.
Dentada, sf. dentata.
Dentadura, sf. dentatura; e detto di quella parte d’un legno, d’una ruota, ecc. che deve incastrare: addentatura.
Dentai, sm. zi dèntice —dentex vulgaris.
Dentariol, sm. dentarolo.
Dentazo, sm. dentaccio.
Dente, sm. dente; corona del dente; che ha denti, o che è fornito di denti: dentato, dentuto; dente che non resiste alla impressione delle cose diacce: dente diacciuolo; denti che se ghe vedi fora de la boca del elefante, del porco selvadigo, del porco, zanne; denti dai quai se conossi l’età dei cavai, gnomoni; dente de late, dente di latte, o dente lattante; dente impiombò, dente impiombato; dente in qualche lama, dente, tacca; radise del dente, barba del dente; denti davanti, denti incisivi, e denti canini; denti de drio, denti molari; dolor de denti, odontalgìa; ciapar coi denti, addentare: — „ Addentò la fune e rimase sospeso nello spazio;“ armado fin ai denti, armato come ’un Saracino, — armato fino a’ denti, — armato come un bargello, o come un Orlando; polvere per i denti, dentifricio; far i denti, mettere i denti; romper i. denti, sdentare: — „Battè la bocca nello spigolo del bancone, e si sdentò.“ — „Smetti, sdenterai il pettine;“ zinzolar i denti, ballare, o crollare i denti; bater i denti, met. battere le gazzette, — pigliar pispole: — „Con quest’algore è a battere le gazzette con quel pastranuccio tribolato c’ha;“ mostrar i denti, met. mostrare i denti; 0 mostrare la fronte, o il viso; ligar ì denti, met. allappare, — allegare i denti: — „Le frutta acerbe allegano 1 denti;“ mastigar fra i denti, met. bufonchiare, fiottare: — „Bufonchiava non so quali- scuse scerpellate;“ tirar i denti, met. restare a bocca asciutta; dirle fora dei denti, met. aver rotto, o sciolto, o tagliato lo scilinguagnolo, — parlare senza barbazzale; dirghele a uno fora dei denti, cantare il vespro e la completa ad uno, — cantare a uno il canto degli Ermini, — dirla fuor fuori, o dirla in buon latino, — dire una cosa pane pane; no tocar nanca un dente, o no tocar nanca la zima dei denti, met. essere una fava in bocca all’orso, — non toccare l’ugola; tignir la lingua fra i denti, met. tenere in briglia la lingua; strenzer i denti, met. arrugginire i denti: — „ Questo cigolìo mi fa arrugginire i denti;“ no xe pan per i sui, o per i lui denti, loc. met. non è boccone, o carne, o ciccia, .o cibo per i suoi, o per i tuoi denti, — non è terreno da’ suoi, o da’ tuoi ferri, — egli può, o tu puoi grattarti le natiche; trovar pan per i su denti, met. tal culo tali brache; se la rana gavessi denti o chi che no poi morsigar che no mostri i denti, prov. cane ringhioso e poco forzoso, guai alla sua pelle; — chi ha la testa di cera non vada al sole,. — chi ha la testa di vetro non vada a battaglia di sassi, — ira senza forza nulla vale, — corruccio è vano senza forte mano; la lingua onzi, el dente sponzi, in. prov. la
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