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creanza, essere ben. creato; esser senza creanza, aver mala creanza; no saver nanca dove che sta de casa la creanza, aver creanza da mulattiere; chi ga creanza campa e chi no campa meio, prov. chi ha creanza se la passa bene, chi non ne ha se la passa meglio.
Crear, va. creare.
Creatura, v. in aratura.
Creazion, sg. creazione.
Crecola, sf. zi. cercedula, garganelle, sartella — anas querquedula.
Creda, sf. creta, solfato di calce; de creda, cretaceo; creda de sarti, galattite;opere de creda cota, opere figoline.
Credenza, sf. credenza, credenziera; credenza, credito; cior in credenza, comperare a crai, o comperare pe’ tempi; el tempo ne gafato credenza, met. il tempo si è mantenuto, o la pioggia ci ha rispettato; chi da in credenza perdi la roba e £’ aventor, v. aventor.
Creder, vn. credere. — aggiustar, o prestar fede, — prestare, o porgere credenza; met. pensare, riputare, stimare; supporre; che credifozile, 0 presto, credulo; che no credi fazile, o che no voi creder, incredulo, ~ e riferito a cose di fede: miscredente; far creder quel che no xe. far accredere — è voce antica usata nel solo infinito o col solo .verbo fare; creder de esser qualcossa, o de esser chi sa chi, aver ’ gran concetto di sè, — presumere, o sentir molto di sè; roba che se poi creder, cosa credibile; cosa saputa, o udita da fonte attendibile.
Credito, sm. credito; chi che scodi crediti per altri, cavalocchio; chi ga debito ga credito, prov/ chi ha debito ha credito, — debito vuol dir credito.
Creditor, sm. creditore.
Credituzo, sm. eredituccio.
Credo, sm. credo, simbolo degli apostoli; entrarghe come Pilato nel credo, entrarci come Pilato nel credo, o come 1 cavoli a merenda. Cremor, sm. cremore, cremor di tartaro.
Crena, sf. crine; de crena, crinale: ~ „Lenza crinale.“ ~ „Tessuti crinali.“
Creola, sf. malaticcio, mingherlino, tisicuccio; rozza, scuccumedra; esser in creola, m. avv. essere bacato, o barlacchio, o barlaccio; esser una creola, essere una conca fessa.
Crepa, sf. cranio; met. testa; crepa de morto, teschio.
Crepacor, sm. cordoglio, crepacor e, crepacuore.
Crepada, sf. crepata, morte.
Crepalina, sf. cagionevole, ciornia, coccio, mingherlino, tisicuccio; cavallo arrembato, rozza; t. de’ pelliciai: bassetta; fulcina.
Crepar, vn. crepare; morire; crepar de salute, met. crepare di sanità, — essere sano come una lasca; crepa — imprecazione plebea: tu crepi, — tu possa crepare; chi magna solo crepa solo, m proo. chi mangia solo, crepa solo. Vae soli !
Crepaza, sf. t. ve’, crepaccio,, rappa.
Crepi, smp. ciottoli, cocci, greppi; stoviglie; crepi de roba de tera andada in fochi, cocci, greppi; de roba de vetro, vetriuoli; far crepi, met. far do’ pentolini: — „Che cos’ è stato cotesto fracasso ? — La fantesca ha. fatto de’ pentolini dal servizio di porcellana.
Cresima, sf. confermazione, cresima; tignir in cresima, presentare alla cresima.
Cresimar, va. confermare nella fede, cresimare; met. schiaffeggiare.
Crespin(farSan), fare la lunediana.
Cressendo, sm. t. mus. crescendo.
Cressente, agg. crescente; ardito: — „ Do metri cressenti. = Due metri arditi.“ — „ Un ora cressente. = Un’ora ardita. ’
Cresser,. va. e vn. accrescere, aumentare; crescere; incalzare; generare, produrre; rincarare; rinforzare; vegetare; far crescenza: — „Farina» che fa poca, o molta crescenza; “ aver fini de cresser, aver fatto il groppo, o aver posto il tetto: — „ A sedici anni io avea fatto il groppo;“ cresser l’afito, dare il rincaro, — rincarare la pigione; cresser tra le man la pasta, met.