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CON

zo che consola. = Piove a ciel rovescio.“ — „El bestema che consola. = Tira sagrati da far raccapricciare;“ — e così via; letera scrita a qualchidun per consolarlo de qualche disgrazia che ghe ga tocà, consolatoria.

Consolo, sm. console; de consolo, consolare.

Constatar, va. e vn. accertare, chiarire, stabilire.

Consumà, agg. consumato; consunto; logorato; speso; dilapidato, scialacquato, sprecato.

Consumada, sf. consumazione.

Consumador, sm. consumatore, dilapidatore, distruggitore, prodigo, scialacquatore.

Consumar, va. e vn. consumare;“ logorare: spendere; dilapidare, dissipare, scialacquare, spargere, sparnazzare, sprecare; consumar el suo, la sua sostanza, consumar l’asta e il torchio, — far del resto, — far ambassi in fondo; consumar da mali, consumare a braccia quadre, — recare a un dì.

Consumazion, sf. consumazione; t, med. consunzione, estremazione: — „ El xe andà per consumazion. = E’ morto di consunzione.“

Contada, sf. contata.

Contadin, sm. campagnuolo, contadino, mandriano; de contaclin, contadinesco; met. incivile, rozzo, — uomo tagliato con l’accetta, o con la scure; parer un contadin, parer levato dall’arato, — parer venuto dalla Ealterona; sa più el papa e el contadin che el papa solo, prov. ne sanno più due villani che un dottore.

Contadina, sf. contadina; contatina: — „La contadina ha dato una contatina a’ denari e dice che tornano “

Contadinazo, sm. contadinaccio, martignone, villanaccio.

Contadineto, contadinuzo, sm. contadinetto, contadinuccio, forosetto.

Contadinume, sm. contadiname.

Contador, sm. contatore, narratore.

Contaminar, va. contaminare; corrompere, infettare; bruttare, macchiare.

Contar, va. annoverare; contare, enumerare, numerare; raccontare; dire; ridire; narrare; tornar contar, ricontare; contarghe a qualchedun qualcossa, abbeverare altrui di quella tal cosa, — dargliene contezza; contar imprudentemente o maliziosamente qualcossa che se ga sentì o che ne xe sta confà in secreto, rinvesciare; roba che no se poi contar, innumerabile: — „Le stelle in cielo sono innumerabili;“ inenarrabile, innarrabile: — „Oscenità inenarrabili; • ineffabile: — „Dolcezze ineffabili d’un primo amore;“ no voler contar qualcossa la secónda volta, non essere di maggio; contar qualcossa e lassar fora el più bel, guastare la coda al fagiano; contarla giusta, accusare la ronfa giusta: — , Hai pagato cinquecento fiorini quel cavallo !? Accusala ronfa giusta, veh !“ a mi ti me la conti? a me tu la canti ?; se la savaremo contar, me la saprai dire, — alla biacca ce n’avvedremo; esser otFo quel che la conta, infilare gli aghi al buio; a lu andarghela contar — si dice di chi è pratico di che si ragiona: chi vien dalla fossa sa che cosa è il morto.

Conte, sm. conte; conte co le braghe onte, o conte che no ga cossa contar, o conte senza contea, conte senza contea, conte che non conta, conte disunto.

Contegiar, va. conteggiare.

Contemplar, va. contemplare, guardare con attenzione, scrutare.

Contempladòr, sm. contemplatore.

Contemplazion, sf. contemplazione.

Contentadura, sf. contentatura.

Contentar, va. accontentare, contentare, sodisfare; contentarse de poco, stare a beccatelle; contentarse del onesto, m. prov. leccare e non mordere; non cercare miglior pane che di grano; chi se contenta godi, prov. chi si contenta gode, — chi si contenta gode, e qualche volta stenta; ma è un bello stentar chi si contenta, — cuor contento non sente stento, — cuor contento, gran talento, — cuor contento e sacco al collo — e viceversa: sempre stenta chi mai si contenta; tufi