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OHI | — 103 — | CIA |
Chichirichì, sm. cliiccliirìata: — „Dovemo esser vigin al vilagio, go sentì un chichirichì. = Dobbiamo essere presso il villaggio, ho inteso una chicchiriata meterse in chichirichì, m. avv. mettersi in appunto, o in coglia, o in falda, — essere in fronzoli, — mettersi in ghingheri: — „ Co riva ’l sposo la se meti in chichirichì. = Quando arriva lo sposo si mette in ghingheri.“
Chifel, sm. chifel, chifelle —la voce è tedesca, ma è rimasta in Italia tal e quale, e „siccome son buoni que’ panellini“ dice un autore di merito „così, benché tedesca in Italia, bisogna chiamar buona anche là voce.“ Per chi non lo sapesse, i chifel si cominciarono a fare, per ispregio a’ “ turchi, nel 1683, mentr’essi, sotto il comando di Cara Mustafà, assediavano Vienna; met. pugno.
Chilarsela, vnp. coccolarsi, crogiolarsi: — «Signorine che si crogiolano tutt’il dì; “ tirare a far buio: — „La coscienza i lavoratori l’hanno ne’ calcagni; tirano a far buio per buscare il fiorino della giornata, e che il padrone crepi. “
Chilo, sm. chilo; far el chilo, chilificare, fare il chilo; stare in panciolle.
Chilometro, sm. chilometro; chilometri dei tui — nel senso che da luogo a luogo c’è più di quella data distanza: chilometri di quelli che fa il lupo a digiuno.
Chimel, sm. ammi, cornino, cumino.
Chincaliaria, sf. chincaglieria.
Chincalie, sfp. chincaglie.
Chincalier, sn. chincagliere.
Chinese, agg. e smf. chinese, cinese, mongolico, mongolo.
Chinili, sm. chinina, solfato di china.
Ciacola, v. usata generalmente nel solo modo: aver una buona ciacola, aver buona ciarla, o buona parlantina; — v. ciacole.
Ciacolada, sf. chiacchieramento, chiacchierata, ciarla; dar una bona ciacolada, vuotare il sacco; fare un’agliata.
Ciacoladina, sf. chiacchierella, chiacchieretta, chiacchierucola.
Ciacolar, va. berlingare, chiacchierare, chiaccolare, cianciare, ciangolare, ciaramellare, ciarlare, cicalare, cinguettare, confabulare, cornacchiare, gracchiare, gracidare, parlare, taccolare, tattamellare, — far come la putta al lavatoio; sm. chiacchiericcio, chiacchierìo, cianciamento; ciacolar dei fioi, bruscello; ciacolar soto vose, far pissi pissi, — pissipissare; ciacolar de più persone insieme, chiacchiericcio; ciacolar assai, lingueggiare; no finir altro de ciacolar. aver più parole che un leggìo, — dar parole a un leggìo, — ciarlare come una calandra; ciacolar fote, favellare in gramuffa; ciacolar senza lassarghe dir ai altri una parola, non prestare lo staccio; fermarse a ciacolar con tati quei che se trova per strada, fare come l’asino del pentolaio; perder el tempo ciacolando, chiacchillare.
Ciacole, sfp. chiacchiere, ciancie, dicerie, fole, parole; ciacole per dar intender qualcossa, panzane; far ciacole, aver parole, — trovar litigio; far un quatro ciacole, far due chiacchiere, o due chiacchierine, — fare una partita a chiàcchiera, — stare a chiacchiera; far un monte de ciacole, o far tante ciacole, parlare a buon mercato; volerghe fati e no ciacole, m. prov. essere i fatti maschi e le parole femmine, — il volo senza l’opera non basta; esserghe più ciacole che fati, m. prov. esserci assai pampini e poca uva; ciacole no fafritole, prov. chiacchiere non fanno frittelle, — i discorsi non fanno farina, — le parole non s’infilzano. Ciacoleta, sf. abbordine, chiacchierino: — „ Eco che vien la ciacoleta, aqua in boca. = Tiene quel chiacchierino: acqua in bocca;“ chiacchierina; aver la ciacoleta, aver sciolto lo scilinguagnolo.
Ciacolezo, sm. bisbigliamento, bruscello, chiaccliieriecio, chiacchierio, cicaleccio, passeraio.
Ciacolon, agg. e sm. abbandone, appaltone; abburattane, bubb olone, chiacchierino, chiacchierone, chiacchieratore, cianciere, cianciero, cian-