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nominò Esculapio. Apollo bentosto si pentì della sua vendetta, e punì il corbo delatore, con avergli cambiato il colore da bianco a nero.
Creonte, figlio di Meneceo, e fratello di Giocasta s’impadronì del trono di Tebe dopo la morte di Lajo. Costretto di cederlo ad Edipo, lo rioccupò, dacchè questo principe divenne cieco, per conservarlo ai due figli. Creonte fomentò la discordia tra Eteocle e Polinice, fintanto che questi due fratelli scambievolmente si uccisero. Creonte allora ripigliò il governo di Tebe, che Eteocle, morendo, gli aveva affidato, finchè suo figlio Leodomante fosse stato in età di regnare. Egli ordinò che non si fosse data sepoltura al corpo di Polinice e minacciò di far sepellir vivo chiunque avesse contravvenuto. Antigone, sorella di Polinice, contravvenne, e fu perciò punita di morte. Emone, suo amante, si uccise sul di lei cadavere; ed Euridice, moglie di Creonte, si trafisse il seno per la morte di suo figlio Emone. Creonte privò di sepoltura gli Argivi, per aver seguito Polinice all’assedio di Tebe, Teseo gli dichiarò la guerra, lo vinse e l’uccise.
Creta, isola famosa per le sue cento città, e perchè ivi i Coribanti allevarono Giove. Gli abitanti sagrificavano vittime umane a Saturno ed a suo figlio. La maggior parte degli Dei e delle Dee erano nati in questa Isola.
Creusa, figlia di Priamo e di Ecuba, e moglie di Enea. Dicesi ch’ella, durante l’incendio di Troja,