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contravveleno. Finalmente, dopo aver egli schivato le di lei magiche insidie, cadde in quelle di amore. Ella per compiacerlo, restituì a suoi compagni la primiera lor forma. Ulisse trattennesi con lei un anno, e la rese madre di due figliuoli Agrio e Latino. Circe fu posta nel numero delle Divinità. Adoravasi sopratutto nella isola di Ea. Nota 34.
Citera, isola del Mediterraneo, oggi Zerigo. Fu presso questa isola che Venere fu formata dalla spuma del mare, ed appena nata fu ivi condotta sopra una conca marina. Gli abitanti avevano consagrato un superbo tempio a questa Dea sotto il nome di Venere-Urania.
Claudia, vestale. Essendo caduta in sospetto di libertinaggio, perchè ad un’aria troppo libera univa un gusto smodato per gli adornamenti, trovò il modo di dimostrare la sua virtù. Il popolo romano, avendo fatto trasportar dalla Frigia in Roma la statua di Cibele, il vascello si arrestò alla imboccatura del Tevere, nè si potè farlo avvanzare. Fu consultato l’oracolo delle Sibille, il quale dichiarò che una sola vergine poteva farlo entrare nel porto. Claudia si offrì: pregò la Dea Vesta ad alta voce, attaccò il suo cinto al vascello, e riusci a far ciò che migliaja di uomini aveano tentato inutilmente.
Cleobi e Bitone. Questi due fratelli si resero celebri per lo tenero amore verso la loro madre, ch’era sacerdotessa di Giunone. Costei dovendo esser condotte al tempio sopra un carro per compiere un sagrifizio, e non potendosi avere in quel momento i buoi per tirarlo