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rade la terra, ed abita l’acqua, elemento il più contrario al fuoco.

Cigno, uccello acquatico, consagrato ad Apollo, qual Dio della musica; perchè credevasi che cantasse con dolce melodia, allorché era vicino alla morte. Era altresì consagrato a Venere, sia a motivo della sua estrema bianchezza, sia perchè il suo temperamento è molto analogo a quello della Dea del piacere. Il carro di Venere vedesi talvolta tirato da cigni. Giove si trasformò in quest’uccello per ingannar Leda.

Cinira, re di Cipro e padre di Adone, ch’egli ebbe da Mirra sua figlia, da lui non conosciuta nel momento che la ingravidò. Questo involontario incesto cagionò nel di lui animo sì vivo cordoglio che avrebbe voluto uccidersi. Discacciato da’ Greci, per non aver fornito i viveri promessi all’armata per l’assedio di Troja, morì durante il suo esilio. Dicesi ch’egli aveva cinquanta figlie, le quali furono cangiate in Alcioni. Era di una rara bellezza: fu amato da Apollo, ed accumulò sì grandi ricchezze, che passarono in proverbio, come quelle di Creso. Gli si attribuisce la fondazione di Cinirea e di Smirne; siccome la invenzione delle tegole, delle tenaglie, del martello, della leva e della incudine, e la scoverta delle miniere di rame nella isola di Cipro. Nota 32.

Cippo, capitano romano, ritornando vincitore de’ nimici di Roma, mentre si guardava nel Tevere, si avvide di aver le corna sulla fronte. Spaventato da tale novità, immolò alcune pecore per ricercarne la spiega-