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fratello, pregò Giove di renderlo immortale. Questa preghiera non potè essere intieramente esaudita, ma la immortalità fu talmente divisa tra essi, che vivevano e morivano alternativamente. Furono annoverati fra i grandi Dei della Grecia. Fu loro innalzato un tempio a Sparta, luogo della loro nascita e della loro sepoltura. Atene loro n’eresse un altro, perchè essi l’avevano salvata dal saccheggio. Erano considerate come divinità propizie ai naviganti. I Romani loro innalzarono un tempio, e offrivano in sagrifizio agnelli bianchi. Castore era il protettore di coloro che disputavano il premio nella corsa de’ cavalli; e Polluce lo era de’ lottatori, perchè egli aveva riportato il premio ne’ giuochi olimpici. Furono trasformati in astri, e collocati nel Zodiaco sotto il nome di Gemini o Gemelli, uno de’ dodici segni

Caucaso, famoso monte nella Colchide, nella cui sommità Prometeo fu legato per ordine di Giove. Questo monte nominavasi prima Nifate. II pastore Caucaso, avendo ivi condotto il suo gregge a pascolare, fu ucciso da Saturno. Giove, per onorare la memoria del pastore, volle che di allora in poi questo monte prendesse il nome di Caucaso.

Cecrope, originario di Saide in Egitto. Fu il primo re degli Ateniesi e fabbricò, o almeno abbellì la città di Atene. Sposò Agraule figlia di Acteo e diede il nome di Cecropia alla fortezza ch’egli vi eresse. Sottomise i popoli, li trasse dalle foreste, li ripartì in circondarj, e vi stabilì il Senato, che divenne dipoi sì famoso sotto il nome di Areopago. Regolò la religione de’ Greci, prescrivendo loro che in vece delle vittime