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tito da un oracolo di guardarti da un figlio di Giove, ricusò la ospitalità a Perseo, il quale, per vendicarsi, lo pietrificò, mostrandogli la testa di Medusa. Viene rappresentato stante in piedi e sostenendo un globo sulle spalle. Nota 20. — fig. 10.
Atreo, figlio di Pelope e d’Ippodamia. Tieste suo fratello aveva della corrispondenza amorosa con Erope sua moglie. Atreo dissimulò il suo sdegno, e gli fece dipoi mangiare in un convito le membra de’ proprj figli, frutti del suo incesto. Il Sole si nascose, per non esser testimone di quel detestabile pasto.
Atropo, una delle tre Parche, recideva il filo, che misurava la durata della vita umana. Viene rappresentata sotto la figura di una donna di età decrepita, con una veste nera e lugubre, analoga alla severità della sua carica. Vedonsi accanto a lei molti gomitoli più o meno guemiti, secondo la lunghezza, o la brevità della vita. Esiodo la dipinge come la più feroce, e così violenta che spesso si strazia da se medesima. Fig. 11.
Atteone, figlio di Aristeo e di Autonoe, figlia di Cadmo. Fu allevato da Chirone, e divenne un gran cacciatore. Essendo un giorno alla caccia nella valle di Gargafia in Beozia, sorprese Diana nel bagno in compagnia delle sue ninfe. Sdegnatasi questa Dea, per essere stata veduta nella sua nudità, gli gittò dell’acqua sul viso, lo trasformò in cervo, e i suoi proprj cani lo divorarono. I moderni Mitologi hanno ravvisato in questa favola l’emblema di un uomo perduto per la passione della caccia. Questo infelice principe, dopo la sua mor-