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ch’ella aveva colto ne’ giardini di Plutone. Proserpina fu perciò obbligata passar sei mesi nell’Inferno, e sei altri presso sua madre. Cerere, sdegnata contro Ascalafo, gli gittò sul volto dell’acqua del fiume Flegetonte, ond’egli rimase trasformato in gufo. Minerva prese quest’uccello sotto la sua protezione, perchè Ascalafo la rendeva avvertita di ciò che accadeva in tempo di notte.
Astianatte, unico figlio di Ettore e di Andromaca. Questa principe, benchè fanciulletto, fu un oggetto d’ inquietudine ai Greci dopo la presa di Troja. Calcante loro consigliò di precipitarlo dall’alto di una torre, perchè avrebbe potuto un giorno vendicare la morte di Ettore, e rialzar le mura di Troja. Ulisse lo cercò, ma credesi che invece gli sia stato consegnato un altro fanciullo e che Astianatte fosse stato salvato da sua madre, nascondendolo nella tomba di Ettore, e che dipoi lo condusse seco in Epiro.
Atalanta, figlia di Scheneo, re di Sciro. Era molto trasportata per la caccia, ed agilissima al corso a seguo ch’era impossibile agli uomini i più snelli, e più vigorosi di raggiungerla. Perseguitata un giorno da due centauri, ebbe ella tanta destrezza e vigore che gli uccise, correndo, a colpi di frecce. Ne’ giuochi instituiti ad onore di Pelia, lottò ella contro Paleo, e ne riportò il premio. Per liberarsi dalle importunità di una folla di amanti, che la sua bellezza le attirò, dichiarò loro, di concerto con suo padre, che non darebbe la sua mano di sposa che a colui il quale la vincerebbe nel corso; che i concorrenti non dovessero parlar ar-