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aperti a vicenda. Giunone gli affidò la guardia di Jo da lei stata trasformata in vacca; ma Mercurio lo addormentò al suono del suo flauto, ed indi gli recise la testa. Giunone, raccolti i suoi occhi, gli sparse sulla coda del pavone, ovvero trasformò Argo in questo uccello, ch’ella prese sotto la sua protezione.

Argonauti, principi greci così detti dal vascello Argo, sul quale imbarcaronsi per andare nella Colchide per conquistare il vello d'oro. Credesi ch’eglino fossero cinquantadue, oltre la gente di seguito. Giasone, che era stato il promotore della impresa, ne fu eletto capo. Distinguevansi tra essi Castore, Polluce, Ercole, Telamone, Orfeo, Melampo, Teseo, Anfiarao, Tifi, Enridamante, Zete, Calai, Oileo, Piritoo.... Imbarcatisi nel capo di Magnesia in Tessaglia, approdarono nella isola di Lennos, e di là, per la Samotracia, entrarono nel Ponto Eusino ( ossia Mar-nero ) attraverso gli scogli Cianei, e finalmente arrivarono sotto le mura i Aea, capitale della Colchide, ove, col soccorso di Medea, eseguirono la loro impresa. Dopo aver tolto il vello d'oro, partirono per la Grecia, perseguitati da Oota; attraversarono il Ponto Eusino; entrarono nell'Adriatico per un braccio del Danubio, e per il Po; quindi per il Rodano passarono nel mare di Sardegna. Te.... e le sue ninfe guidarono la flottiglia de’ Greci eroi attraverso lo stretto di Cariddi e di Scilla. Incontrarono a Corcira ( oggi Corfù ) la flotta della Colchide, che li perseguitò; ma loro riuscì schivarla. Furono in seguito sbattuti ne' scogli di Egitto; ma salvati dagli Dei tutelari del paese, continuarono il loro viaggio; e sbarcai finaimenie in Egina, giunsero in Tessaglia. La crono-