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ti differenti pezzi di storia con arte sorprendente. Aracne prese le spole, e lavorò con maggior delicatezza. Irritata Minerva, pel dispetto di vedersi superata da una mortale, le diede un colpo di navetta sulla testa; altri dicono che ruppe il telajo, e i fusi della sua emola. Aracne ne sentì tale rammarico, che si appiccò per disperazione, e fu da Minerva trasformata in ragno.
Arcade, figlio di Giove e di Calisto, diede il suo nome all’Arcadia, paese, di cui narransi molte favole. Divenuto adulto, alcuni cacciatori lo presentarono a Licaone suo avo, che lo ricevette con piacere; e che di poi, per far prouva della divinità di Giove, presentò a questo Dio in un banchetto le membra di Arcade. Sdegnato Giove di questa orribile pruova, cangiò Licaone in lupo ed Arcade in orso.
La metamorfosi di Arcade raccontasi da alcuni altrimenti. Dicesi ch’essendo egli un giorno andato a caccia, incontrò sua madre sotto la figura di una orsa. Calisto, non conosciuta, ma che conobbe suo figlio, si fermò per guardarlo. Arcade era in atto di colpirla co’ suoi dardi; ma Giove, per prevenire questo involontario parricidio, lo trasformò in orso, e rapì ambedue nel Cielo, ove formano la costellazione della grande e della picciola Orsa.
Archemoro, figlio di Licurgo, re di Nemea. Issipile, sua nutrice, avendolo lasciato sopra una pianta di appio, mentr’ella era andata ad additare una fontana agli assetati principi greci, che portavansi all’assedio di Tebe, questo real bambino fu morso da un serpente, e ne morì. I Greci guerrieri, afflitti per sì funesto acci-