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Silvia-Rea, Varie sono le opinioni sulla nascita di Romolo. Alcuni scrittori V attribuiscono ad un sacer- dote di Vesta, altri, di Marte; ad altri pretendono che il di lui padre sia stato un guerriero travestito sotto la divisa, colla quale ordinariamente era rappresentato il dio Marte»

Comunque un tal fatto fosse avvenuto, bisognò copri* re la verità colla solita invenzione d* imputarne una di- vinità „ Deus auctor culpae kon^iìor „ dice Tito Livio, secondo le idee, che i Gentili avevano della, divinità. Forse anche con tale allegoria si volle alludere alle vif- tù guerriere di Romolo.

93 Sirene* Esse chiama vansi Partenopea Ligia, ov- vero Ligèa e Leucosia. Partenope significa volto di vergine. Ella era figlia di Eumelo, re di Fere in Tessaglia, che dalla Colchide condusse una colonia gre- ca, e seguendo V augurio di una colomba bianca, ven- ne a stabilirsi Ih dove ora è Napoli. Dopo la sua mor- te, i Cumaui edificarono intorno al suo sepolcro un castello, cui diede il nome della Sirena,

Iigèa che vuol dir canora, fissò la sua residenza pres- so quel golfo di Calabria, dove ha la sua foce l' Oci- aàro, ed ivi fondò Ter ine, sulle cui mine fu edicata Nocera presso il fiume Sabazio, oggi appellato Sabato, e corrottamente Savuto.

Leucosia, cioè bianca, passò a soggiornare in una isoletta situata nel seno pestano, ovvero golfo di Posi- donia, conosciuta oggidì sotto il nome di Licosa.

Si è creduto da taluni, che sotto tale allegoria siasi coluto dinotare alcuni corsali, che insidiavano i navi- ganti. y x. ■ \