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la generazione, ordinò che se ne onorasse V effigie ne* templi, r e che le donne la portassero appesa al collo; ed è perciò che i Greci avendo adottato il culto di Bac- co, onoravano anch' essi siffatta immagine sotto il nome di Fallo (a) che significa generazione.
Gerardo Vossio (b) riferisce che ne 1 !* feste di Osiride mostravasi il Fallo, cioè l'effigie delle parti genitali dell' uomo per simboleggiare la storia di Cam, che guardò con attenzione le parti vergognose del padre. Egli però opi- na esser pivi verisimile che tale rappresent;zìoue signi- ficasse che Osiride Iti il padre degli Egiz}, oVvero che alludesse alla dispersione del di lui membro genitale.
Gli Egizj attribuirono ad Osiride l'idea della potenzi attiva della natura, dello spirito buono, della fortuna, della virtil, della gioja; al coutrario Tifone era riguarda- to presso di essi come il principio cattivo j V àutore de * VÌzii e di tutf i mali *, il nimico della luce, della ragio- ne, della generazione, della salute. Ecco i primi semi de* due priqcipii* adottati di poi da Persiani sotto i^ no- mi di Qrimaze ed Arimané.
78 Palladio. Vi h molta somiglianza tra il palladio de Trojani e Parca del testamento degl'Israeliti, pegno pre- zioso della protezione divina. In effetto Pausania (c) dice che i Greci ritrovarono inTroja un'arca, nella qua- le era rinchiusa T effigie di una divinità, che Bardano aveva ricevuta dallo stesso Giove. Come Troja, dopo
(a) Dio d. àlc.lib. 1 Stckédius dt Dus Germani*.
(b) de Orig. Idol.
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