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civile (a), Orazio (b) spiega V allegoria de 1 portenti cke atlribuisconsi al suono della sua lira, cosi;
Silvestre* himines sacer interpràsque deorum. Coedibiis, et victu faedo dHerruit Orpheus, Dictus ob hoc lenire tigres rabidosque leones. Egli conobbe l'attributo della eternità di Dio, appel-. lato da lui Protogono che significa preesistente a tutte le cose; e San Giustino Martire attribuisce ad Orfeo al- cuni sensi oscuri simboleggiatiti V unità e trinità di Dio (c). E a lui che devesi V invenzione del Tartaro, dogma eh' egli dall'Egitto introdusse nella Gtecia.
Non è molto rimarcabile il confronto che alcuni fanno di Orfeo con Lot, sol perchè Orfeo in greco significa nero o oscuro, e Lot in ebraico significa oscurato; che l'uno e V altro apparteneva a paesi abitati da gente bru- tale r e nemica di forasti eri; che al dir di Ovidio (<i), siccome refugerat Orpheus Fjsmineam Venererà, una tal qualità trovasi non in Lot <, ma negli abitanti di So- doma; che F avvenimento di Euridice ha qualche cosa di simile alla, trasformazione della moglie di Lot, e fi- nalmente che Sodoma immersa nel fuoco adombra fin- terno, donde Orfeo trasse Euridice.
77 Osiride. Siccome Cam, ovvero Ham era stato rico- nosciuto dagli Egizj sotto il nome di Giove Aminone, così Mene, suo figlio, meritò anch' egli gli onori divini sotto i nomi di Osiride, di S erapi, di Bacco. Quantua-
(a) Macrob. in Soma. lib. 2. cap* 3.
(b) De arte
(c) Ved. Lil. Gir. de Diis Gcbt. cut. Mircurius
(d) Mei. 8