Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
a 7V
Minotaurus inest F&usris monumenta nefanda* (a)
73 Mirmidoni. Le frequenti scorrerie de'corsali, non gii la peste, desolarono Egina. Gli t gineti fonnaronsi finalmente delle caverne. Eaco il primo insegnò loro V arte di costruire le navi, e gli esercitò nell'arte della guerra, onde potej^resi&tere alle aggressioni de* nemici. D > allora in poi formaronsi delle case, f poco a poco si civilizzarono a segno che divennero uu popolo numero* so, industre, e 4nr# a' travagli della guerra j ecco per- chè furono rassomigliati alle formiche (b).. In effetto essi seguirono Achille nella guerra di Troja (c), Strabone (d) da a questa favola un sesso allusivo alla singolare e la- boriosa agricoltura degli Egineti, i quali coltivavano il loro suolo ijh* era sassoso, cavando la terra a guisa di formiche, e spargendola sulla superficie del suolo J
^4 Nemesi. Platone (e) dice ehe Nemesi presiede alle azioni di tutti gli uomini, e che assiste specialmente ai giudici. Era opinione che questa Dea compiaceva» sopra tutto di umiliare l'orgoglio de 9 prepotenti, e de' grandi della terra. Penetrato da tal principio, Augusto, per umiliarsi da se stesso, in un giorno di ogni anno andava per la citta in aria di mendicante, stendendo la su a ma- no come in atto di ricevere la limosina.
Era celebre il tempio che questa Dea aveva }n Ramno
(a) Pirg. lib* vi
(h) e Nat. Coni. Myth. lib, \ \\ pop. ix <c) Darei. Frìg. de Exc. Troja Homer.Hiad.mil Jd) Uh. vili, (e) Dial. 4 de Lcg.