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„ ta alterala, molti secoli dopo la di lei morte, e che „ le sono stati imputati delitti, eh' ella non avpva cora- „ messi. Assicurasi al contrario che ad eccezione della „ sua debolezza per Giasone, a cui forni i mezzi d* f, involare i tesori del di lei padre, ella diede costanti „ pruove di un cuore generoso, e pieno di virtù. Nella 99 gioventù, ella erasi principalmente occupata della * ^ conoscenza dell* erbe per giovare agV infermi.
Tutto l'orribile che inspira la Medea eli Euripide, e una calunniosa invenzione che fa poco onore al greco poeta.
68 Meninone» Tacito (a) asserisce che Germanico es- sendo nella Tebaide osservò con istupore, e come un por- tento, la statua* di Meninone eh* era di pietra, ed e- meiteva un suono articolato tosto eh' era colpita da raggi del Sole. Strabone (b) dice di aver inteso un tal suono, ma eh* egli dubitava se provenisse dalla statua»
69 Mercurio. Il famoso- Mercurio de' Greci era uno de* principi Titani. Avendp appresa dagli Egizj la ma- gìa, divenne un principe arlifizioso ed eloquente, e quindi fu riputato l'interpetre degli Dei, ed il nume tute- lare de* ladri, degli oratori, de'mercanti, àe\£o Mercurio a mercium cura. Con questa allegorìa si allude alla cattiva applicazione de' talenti. Dopo la morte di Plutone, Giove li confidò 1* impero dell* Occidente, eh' egli pos- sedette par lo spazio di 35 anni dopo la morte di Gio- ve suo padre; ed ecco perchè i Celti, ovvero i Gauli*
(a) An. lib. 11 cap. 16,
(b) ìib. 17.