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scorge,.che queste. due divinità erano? il simbolo della generazione (a).
65 Lari. La fàvola dice che appellavansi Lari i dure gemelli nati da Mercurio e dalla Ninfa Lari (bì. A va - leyo (c), e S>. Agostino (d) riferiscono che i Lari erano le anime di coloro, i (piali avevano*, vissuto virtifosa men- te j e che furono detti Lemuri ovvero^ Larve* le anime* di colora che avevano vissuto malamente, e ch v eranor perciò* destinate ad errare e spaventare i viventi'. Se~ coudo Servio (e), if culto di queste divinità è derivato dall' uso antico di.atterrare i morti nelle proprie case; ciò che diede motivo a creduli d 1 immaginarsi che vi soggiornassero le anime loro come Genj benefici, a quali rieorrevafi nelle loro disgrazie. Introdottosi di pai il costume di sotterrarsi i morti nelle strade, i Lari ne divennero gli Dei tutelari
Alcuni li confondono coi M ani, e loro danno* per ma- dre Mania, ch r era la divinità, cui indirizzavansi i vo- ti per risanare i pam (f) *
Appella vasi Larario la cappella ovvero» oratorio, do- ve veneravansi le statuette rappresentanti gli dei Lari. I Lararj non sembrano molto antichi, poiché Vitruvio* non fa alcuna menzione di questa specie di edifizj. Lam~
(a) Nat. Com Myt. Uh. P.
(b) Nat* Com. Myth* de Laribus *■
(c) De Deo Sacrati?.
(d) De Civ. Ub\ IX. cap. a.
(e) JEneil. VI
(f) Nat. Com. loc. cit. Giraldo derDeis gmt. art* Lares*
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