Pagina:Dizionario mitologico ad uso di giovanetti.djvu/381

263

63. lo Erodoto (a), dietro la tradizione di alcuni ec- sellenti scrittori Persiani, riferisce che i Fenizj traspor- tando mercanzie dall' Egitto e dall' Assiria in varj paesi, s'indirizzarono anche in Argo, che in quei tem- pi era la più famosa tra le citta della Grecia. Quivi approdati 9 esposero le toro merci. Nel sesto giorno si presentarono alla marina molte greche donne, e con »sse insieme Io figlia del re Iliaco. Mentre queste don- ne stavano alla poppa della nave negoziando quelle merci, che loro erano di rnag-ior piacere, i Fenizj ardimentosi mìsero inopi nata morite alla vela, seco loro trafugando lo insiemi» rollc -Aire donne, e le traspor- tarono in Egitto. Di qui gli scambievoli ratti accaduti di poi, di Europa, di M<dea, d' Ippolita, di F sione, di Elena; ma lo stesso Erodoto, sulla tradizione de 1 Fenizj, dice che Io diedesi in preda al capitano della nave, e eh' essendosi di poi avveduta di sua gravidan- za, prima che fosse sc^verto il suo fallo, fuggì volon- tariamente insieme co' Fenizj. La favola dice che Io fu trasformata in vacca; ciò significa che navigava in una nave, nella di cui prora era effigiata una vacca; che approdata in Egitto suHe rive del Nilo abbia ricuperata la sua primiera forma; vale a dire che discesa dalla nave y mostrossi nella sua forma di femmina. Ciò che dice Eschilo che Giove avendo palpeggiato il dorso di questa vacca, e6sa ricuperò la sua primitiva» forma, può intendersi che il re di quel luo.o, avendola spo- sata, ella ricuperò la dignità di regina qual 1 eia nata ( Vedi T articolo Troja ).

(a) lib. I.

(bj in Prometh.