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ni. Venere lo assicurò, anzi gli annunciò, che ii d**j rebbe un figlio, il quale sarebbe allevato dalle ninfe sino alla età di cinque anni, compiuti i quali lo rimetterebbe tra le di lui mani. Anchise non potè serbar segreta la notizia di questa sua felicita. Giove, per punirlo della sua imprudenza, lo percosse leggermente con un fulmine. Giunto ad una estrema vecchiezza, gli riuscì salvarsi dall’incendio è saccheggiamento di Troja, mercè la pietà di suo figlio Enea, che me lo trasse, portandolo sulle spalle fin sopra il naviglio, tenendo con una mano suo padre, ed il suo figliuolo Ascanio con l’altra. Condusse seco i suoi Dei-Penati con ciò che avea di più prezioso, e mori quindi nella Sicilia, ov’Enea gli eresse un magnifico sepolcro. Nota 12 fig. 5

Androgeo, figlio di Minosse, re di Creta. Recatosi in Atene per assistere ai giuochi Panatenei, combattè con tanta destrezza e buon successo, che ne riportò tutto il premio. I giovani di Atene e di Megara, gelosi de’ suoi successi, ed inquieti per l’alleanza coi Pallantidi, l’uccisero. Minosse, per vendicare quest’omicidio, assediò Atene, e Megara, le prese, ed impose ai vinti le più dure condizioni. Obbligò gli Ateniesi a mandargli in ogni anno sette giovani ed altrettante donzelle, per esser divorate dal Minotauro. (vedi Minotauro).

Andromaca, figlia di Echidne, re di Tebe moglie di Ettore e, madre di Astianatte. La Mitologia non offre una principessa più interessante di questa. Il solo nome di Andromaca basta a richiamare la idea di unà principessa bella, virtuosa, amante tenera di suo marito, gelosa della sua gloria. E' ben noto il suo amore, e le