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rove (a) dice che i pagani rimproveravano agli Ebrei * che i loro Kbri contenessero le stesse favole de'Greci im proposito della torre di Babelie. Origene [b) riferisce 1* opinione di Celso, il quale pretendeva che Mosè aveva tratta la storia dèlia torre di Babelie da poeti che immag- ginarono la guerra óVTitani contro Giove. Questa opinio - ne di Celso non ha alcuna forca subite che si rifletta che Bf osé vivéva moki secoli prima coesistessero gli^scrittori Greci ( Tedi la nota all'articolo Fetonte ). Eusebio ri- conosce ne' giganti i dementi ribeili (c), e Cioerone l(af) dice che la favola de'giganti è «iathofo delle passioni in- subordinate alla ragione, Macrobio (e) fa' 4V giganti nn popolo di empj ehe niegarano resistenta di Dio; è- oi*é quindi renne dettò ch'essi tentavano di detronistar Giove dal Gelo. Alcuni Mitologi dicono che furono dotti gigan- ti taluni abitanti di Tessaglia, * quali aisodiatono il lo- ro re in una guarnigioné ne) monte Olimpo r e eh© ave- vano la loro ritirata sui monti Polio ed Osea.:
Ciò che il sedicente Beroso (f. asserisce di aver Noè, dopo il diluvio, generati trenta figli di statura gigantesca, e che presero il nome di Titani da Titea loro madre, e una pretta invenzione di questo erudito impostore; siccome è una espressione iperbolica frequente apprèsso tutte le nazioni il dire ehe teocatoo iiì Cielo tutte lo co- se die son portate ad un'attesi* straordinaria
L' f enorme scheletro, che fu trovato nel 161 3 nel Del*
(a) De Confus. Unga. cdp. 3fco. * * ^
(b), Ubè iv contr. Célsum. ' " ',\'
(c) Pràep. Evang.lib. v cap. tv; <dl De Sene*. ' 1, (e) Sai. fin. 11 c*p. «o. {!) lib.~i\