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se egli solo con unto impeto tra edtfhfc» - che lo fece crollare - y simile prnova di robustezza viene attribuita anche a Santone.
E ioverisimUe eh* Ercole fosse alto quattro cubi ti, ed on piede, come dice Eraelide Ponti co; che avesse tre órdini di denti > come rapporta Erodoto, e gH oc* ehi sfavillanti fuoco, come attesta T*e*e (a). Ercole * s un nome appellativo esprimente il carattere di alomni no- mini forti, i quali hanno abbattuti i mostri, cioè- gK uomini bettoli t e prepotenti,, che opprimevano i deboli.
Quinto Calabro ne' Paralipomeni di Ornerà gli attri- buisce il i3. combattimento, degno più ohe ogni altro, del figlio di Giove, eseguito in una notte, siccome di* ce Pausatila (6) o in sette, siccome afferma Ateneo (c). Desso fu il risultato di un invito fattogli da Testio., re; di Tespi in Beozia, il quale desiderava di aver nipoti valorosi dalle sue 5o figlie. Il successe oorritfpose al sa a desiderio.
49 Espèridi. Furono appellate co» tal nome le sette figlie di Esperia, figlia di Espero, e mogli e di Atlante ed k perciò che chiamavano anche Atlantidi, dal nome del padre. Diodoro di Sicilia riferisce (d) V opinione <U «alcuni, i quali credevano che queste pecore fossero dimoro; che altr' intendevano sorto questo nome una raz- za di pecore appartenente ali 1 Esperidi, che avevano la lana del color d 1 oro, e che il dragone era il pastore che le custodiva; asserisce però come cosa certa ch'Er- cole ( vale a dire qualche uomo bravo di quel paese )
(a) Nat. Com. Myth. Ub. VII. cap. x. (h) in Bjeot. (c) lib* *|ti.
(d) Lib. in: