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stare all'ombra di un platano. I Greci Intaropei efce *W* tavàno sotto una zona più temperata, immaginarono t giar- dini. I sibariti non contenti di ttn giardino, ri a^giunser* nn orchestra numerosa, e de* letti di tose* Gli Setti promet- te v ansi, dopo la 'morte, di bere nel cranio- decloro aimieù Vi è delfa differenza di opinione sufla situazione dell'E- liso: obi lo ha figurato nélle Mollicene, cSi nette Filippi. De; altri nelT isola di Ceylan, ed altri ine un monte sY al- to che tocc. i monti delfa Luna ! Plutarco e la mag« gior parte degli scrittori greci situarono FEteo nellVisoie for- tunate. Uezio^o) pretende che i poeti hanno formato i lo* ro Campi-Elisir, i prati di Plutone., i giardini dolili spendi di Adone, di Alcinoo sul modello de f paradiso di Mose, Omero (c) allorché fa parlare 1 Pròteo, il quale predice a Menelao il viaggio ohe farà ne 9 Gampt-Elis??, ne fa la se- guente, descrizione, che io rendo tradotta in italiano..
Ne 11 Campi Elisj In quella es*r*»tna terra. y Al biondo Radamàuto i Dei immortali Ti manderanno, ove ne la guazzosa Pioggia, né molta nere nè aspro terno Fa il viver grave a <f uei f etici eroi Anzi gioconda e lieto: ivi T Oceani Fa che"2^ftirò spiri aure sdavi Per refrigerio dell' umana gente. Ribollo (di in pocbi versi ne descrive tutta la soavtò Jffic coreae cantusque vigerti passi mque vagante* Dulce soriani tenui gutture carmen aves. Fert casiam non eulta seges totosque per agros
(a) sa Sertorio (d) Lib. f. 11*+
(b) De la Situation àu Paradis terrestre (c) Odfs. lib. iv