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2. Absirto. Àlea dì Mitologi dicono che Medea tradusse Àbsirto, allora,fanaiullo, a fine di farlo in {fel- zi, e di trattener così i di Itti coifcipagoi, che la inse- guivano.
Coloro che* suppongono Àbsirto adulto, è che fosse gpedito da sno Padre insieme con altri compagni ad in- seguire Giasone, dicono che Medea "cónoscèndo il pe- ricolo di èsser raggiunta nell'atte che gli Argonauti di- spoùèrahti per mettere alla Vela, inviò alcuni doni à suo fratello i est diede a credere eh* ella seguiva i Grè*» ci sua malgrado, e che desiderava di abboccarsi con lui in un certo luogo per ritornare al patrio tetto \ che iì ere lulo Àbsirto rrtrovossi séni* alcuna precauzione nel luogo destinato, do* e la barbara sorèlla lo trucidò 5 lè sue membra sparse sulla strada, ritardando il camminò de 9 compagni di Àbsirto 9 diedero tempo agli Argonauti d* imbarcarsi (a) *
3. Acheloo. V origine storica di questa favola può verisimìlmente attribuirsi ad nna delle più utili fatiche sostenute da E cole per dare un corso regolare al fiume Acheìoo, che scorre fra l'Etolia, e rAcarnania, e che al dir di Gluverio (b) ex Pindo monte oriens in mare Jonfùm è mira Echinate* insula* sese exonerat y. *U- etus olìm dxenus s deinde Tkestius, denique Àcbelous, ab accolis Acarnat vocatur*
Le metamorfosi di questo fiume in serpente ^ ed in toro dinotano il suo corso rapido e tortuoso, e quella specie di muggito prodotto dalle acque, allorché Urtano contro i sassi.
(a) Nat. Com. Mythol. lib. vi. 'cap. vu.
(b) Intr. in uni»* geogr. lib. ir. cip. x.