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«alla spiaggia de’ Lotofagi’ in Affrica, ore taluni ÒV suo lo abbandonarono. In seguito Aventi lo spinsero sulle rtere de’ Ciclopi in Sicilia, ove Poliferno divorò quattro de* suoi soldati, e rinchiuse lai insieme con gli altri nel suo antro, donde questo principe, dopo aver cavato i* occhio al Ciclope, felicemente uscì. Da Sicilia passò a trovar Eolo re de* venti, il quale per pruova di sua benevelenza gli donò varj otri, ne 1 quali eran rinchimi i venti; ma alcuni de 1 suoi compagni avendo aperto Queste pelli per curiosità, i venti se ne fuggirono e cagio* narono una tempesta così orribile, oh" egli vide perir© undici de’ suoi vascelli. Col solo che gli era rimasto y approdò nell 1 isola di Aea ( ovvero (Ea in casa di Circe 9 ove si trattenne un anno, ed ebbe da questa famosa maga un figlio appellato Telegono, Ella, per ritenerlo, trasformò tutt 1 i di lui compagni «in porci, facendo lor bere un certo liquore magico. Ulisse avendo trovato il mezzo di uscire da questa isola, discese all’inferno, per colsutare l’ombra di Tiresia intorno al suo destino. Schivò gli allettamenti insidiosi delle Sirene, evitò le voragini di Cariddi e di Scilla; ma una nuova tempesta fece naufragare il suo vascello e tutt’i suoi compagni, e solo egli salvossi nell’isola di Cilipso, ove dimorò sette anni interi. Finalmente nelF ottavo anno partì, ed approdò nell 1 isola de 1 Feaci, ove- il re Alcinoo lo atw colse favorevolmente, e gli diede i soccorsi necessarj per restituirsi ad Itaca.
jSiccomefnolti principi suoi vicini, che lo credevano morto, eransi resi Come altrettanti padroni di sua casa, e ne rlissìpavan© le sostenze, egli pensò trasformassi per. sorprenderli. Minerva avendolo todito colla sua bacchetta, divenne subito un vecchio oppresso dagli