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gìllto afidò a stabilirti in Licia, ore accjuistossì il noni* un principe il più virtuoso, il più. modesto i ed il pi ingiusto di qiel tempo. La sua equità ed il suo amo re per la giustizia lo fecero destinare per uno de 1 giudici dell’Inferno. Àvevasi sì grande opinione della sua giustizia che gli Antichi volendo esprimete un giudizio giusto e severo, dicevano*, giudizio di Rùdamanto. Égli presiedè nel Tartaro > ov’esercita un potere formidabile: prende informaiioue de’ delitti, e li punisce: costringe i rei a palesare da se stessi gli errori dell’» loro yita 9 d a confessare i delitti, de’quali hanno differita l’espiazione nino al momento della morte.

Rea. ( V. Cibele ) *

Reso, re di Tracia, recossi in soccorso eli troja nel de-’ felino anno dell’assedio. Un oracolo aveva predetto che il destino di Troja dipendeva dai cavalli di Reso. £gll Vi arrivò di notte, ed accainpossi vicino alla citta / per entrarvi la mattina seguente. f. Greci èssendone stati avvertiti, mandarono quella stessa notte iflisse e Diomede, quali senza essere veduti > arrivarono al campo de’ Traci, trovarono Reso, che dormiva profondamente, e i suoi cavalli, attaccati dietro il suo carro. Diomede gl’ immerse la sua spada nel seno, mentre tJlisse distaccava i cavalli per condurli al campo de’ Greci»

Romolo e Remo, fratelli, égli di Marte e di Rea Silvia. Questa Vestale essendo partorita, Àmulio, suo zio paterno, che non Votava affatto altri competitori a} trono di Alba, ordino dì gittarsi li due pargoletti nel pevere j ma fortunatamente per essi, gV incaricati di