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Pilade, figlio di Strofio re di Focide. Fu allevata insieme con Oreste suo cugino, e strinse seco un’amicizia che iu seguito li rese inseparabili. Dopo ohe Oreste, coli’ ajuto di Pilade, uccise Egisto e Clitemnestra, e liberò sua sorella Elettra dallo stato obbrobioso in cui era ridotta, la maritò all’amico. Recaronsi entrambi nella Tauride per rapire la statua di Diana j ma essendo stati arrestati amendue, furono caricali di catene per essere immolati a questa dea, Intanto la sacerdotessa ( Ifigenia ) propose di liberare uno di essi, e rimandarlo nella Grecia, poiché bastava un solo a soldisfare alla legge, e volle ritener Pilade. Allora vide* ài quel generoso contrasto tra questi due amici, l’uno de’ quali si offrì a morire per l’altro. Pilade ebbe dipoi da Elettra due figli Strofio e Medonte. ( V. Oreste. }

Pindo, monte della Grecia tra l’Epiro e la Tessaglia, consagrato ad Apollo ed alle muse.

Piramo, giovane assiro amante di Tisbe. Siccome i rispettivi genitori impedivano i loro amori, quest* innamorati concertarono un appuntamento fuori la citta sotto un albr/ro di gelso. Tisbe, coverta di un velo, giunse la prima al luogo destinato. Ivi avendo veduta una lionessa che avea la bocca insanguinata, se ne fuggi con tanta celerità che lasciò cadérsi il velo d’addosso. La lionessa lo lacerò e lo, tinse di sangue. Piramo ivi sopraggiunto, raccolse il velo, e vedendolo insanguinato, credette che Tisbe fosse stata divorata da qualche itera, e con la propria spada si trafisse il petto. Un momento dopo, Tisbe usci dal luogo ov’erasi salvata, e cercando il suo amante, ritornò nel luogo dell’appuntaroeu-