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Peleo, i Trojan! ingannati perdettero il coraggio, e rf* piegaronsi ia disordine. Patroclo V inseguì fin satto le mura di Troja 5 ben tre volte egli si lanciò fino ai mer- li de"* rampari, e tre volte Apollo lo respinse con le sue mani immortali. Nell'alto del combattimento essendosi distaccato V elmo e la corazza di Patroclo, e rotta la sua lancia, questo eroe offrì un facile trionfo ad Ettore che P accise con un colpo di asta. Alla notizia della sua inorte, Achille giuro di vendicarlo: prese tosto le sue armi, uscì dalla sua tenda, marciò contro i Troja» ni, e fepe cader pttore sotfo 1 suoi colpi.

Pattolo, fiume della Frigia, le coi acqua menava** arene di oro, dopo che Mida vi si lavo. Questo prin- cipe aveva ottenuto da Bacco il dono di convertire ili oro tutto ciò eh' egli toccasse, ma le sue vivande es- sendosi convertite anche in oro, ben presto videsi e* sposto al pericolo di morire di fame a cagion di questo dono fatale. Pregò Bacco di rivocarlo, H dio gli or- dinò di bagnarsi nel Pattolo. Mida così fece, ma per- dendo egli la virtù di convertire in oro tutto ciò che toccava, la comunicò al fiume, che di allora in poi mena arene dì oro.

Pegaso, cavallo alato, che nacque dal sangue di Medusa, allorché Perseo le tagliò la testa. Tostocbè nacque, volò sul monte Elicona, ove battendo con vm calcio la terra, fece sgorgare il fonte Ippecrene. Mi- nerva lo dojnò 9 è lo diede in dono a Beljerefonte che lo montò per combattere la Chimera \ ma avendo va- luto servirsene per salire al Cielo, fu precipitato, e Giove colloca Pegaso fra gli - astri, ove ferma una co-