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gli mosto i ^imiì-ìinì/tiV IpraK era stifo *Vf»It* al .sposto. Non potendo Esistere alla sua tenere «zi, Io accolte e Io ristabilì nel rango che gli apparteneva per dritto,- credendo che V oratolo fòsse falso 5 giacché era pervenuto a 1 trenta àtìni, prima di qual tempo, «ecoa- do T offtcolo*, dovea cagionate la rovina deUa sua pa- tria. Allora fu ohe Priamo gli diede il nome ài 'Pari- de. Dopo qualche tempo Priamo lo invio a Sparta per ricondurre sua sia Esione, che ^Telamone arerà seco .ola; condotta sotto il regno di Laomedotite. Giunto alla corte di àfenelao, concepì la più gagliarda passio- ne pei E lena, moglie di questo. prìncipe, e la rapì # entr' egli la, tragitta và, il veccnio Nereo gli predisse le disavventure., che seguirebbero quell’avye nimento $ In effetto i Greci radunaroosi per vendicar siffatto ol- traggio, ed andarono ad assediar Troja. Paride, duran- te T assedio, combattè contro Menelao, cui avea pro- messo di restituire Elena nel casa che fosse vìnto. Menelao riporto il vantaggio; ma Venere vedendo 11 suo favorito vicino a soccombere, lo sottrasse ai éófyi del nimico, e lo trasferì nella città:. Il vincitore 'do- mando il premio del combattimento, ma Paride è i Trojani ricusarono di adempire il patto. Questa perfidia impegnp i Greci a continuare le ostilità eoi pili grand* ardere. Paride feri Diomede, Macaone, ÀntiloCo e Pa- lamede. Dopo dieci anni di assedio la citth fu prèsa, saccheggiata e ridotta in cenere. Paride stésso, ferito da Pirro neir atto del cembattimento feeesi condotta sul monte Ida presso Enone per farsi guarire, giac- ché costei aveva perfetta cognizione della medicina;
- ma Enone sdegnata contro di lui, perchè era stata
"«kbXidoiÀU, gli fece' vu eàtttra accoglienza, c M