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alcuni pastori' del monte Ida per allevarle. Bea presta questo pastorello si contraddistinse con la sua bella pre- tenda; col suo spirito, con la sua destrezza, e qainctt meritò il cuore e la mano della ninfa* Enone. -* Nelle nozze di Teti e di Peleo, la Discordia, pe* vendicarsi dell' affronto di. essere stata ella sóla esclusa dal Convitò, gittò sulla mensa il fatai pomo d' oro con V indirizzo alla più bella: Giunone, Minerva e Venera** vennero in contesa, pretendendo ciascuna di meritarlo, e quindi furon richiesti gli arbitri.per dirimerla. L* af- fare era di difficile decisione; e Giove, temendo di compromettere il suo giudizio, inviò le tre dee, iit compagnia di Mercurio, sul monte Ida, assoggettandole» al giudizio di Paride $ il quale siccome era bellissimo, poteva molto bene giudicare in proposito di bellezza. le dee comparvero adorne di tutt' i loro pregi, ne om- laisero alcuna cosa che potesse abbagliare o sedurre fl ^oro giudice. Paride volle che nessun velo importuno nascondesse al suo esame le bellezze delle tre conten- «lejrti. Giunone.promise il potere e le ricchezze; Mi- nerva le scienze e le virtù 5 Venere il possesso della ^Jiù bella donna dell' Universo. Questa promessa e la bellezza superiore di Venere lo determinarono ad ag- giudicarle il pomo, e da quel momento Giunone.e Mi- Jierva, accese amendue del desiderio di vendetta, con« giurarono si affaticarono di concerto per la rovina .^e'Trojani. Allorché celebra vansi i giuochi in Troja, egli. vi concorreva, e spesso riportava la vittoria sopra 45I1 stessi suoi fratelli, da lui non conosciuti. Siccome molto parlavasi di questo illustre pastore, ^Priamo vol- le vederlo. Dopo averlo interrogato sulla sua nascita t lo «iooiiobkf per mo figlio, sopratutte allorché Jaj/d