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ili portarla a Prometeo. Costui lemendf di qualche ia« jridia, non volle ricevere, *»è Pandora t nè V yrna „ ed avverti bene Epimeteo suo fratello di nctfi ricevere
- a alcuna da parte di Giove; ma allo splendore sor-
prendente della bellezza di «Pandora, tutto fu posto in .ebbi io. Epimeteo divenne il suo sposo; V urna fatal^r . fu aperta, e ne.uscirono Utft'i mali, che, dipoi haniy> inondato questo infelice soggiorno de' mortali. Epimeteo Volea chiuderla, ma non èra pili tempo. Non rimase -nel fondo «che la spia speranza, che anch'olla.tra-jpr incappare. Not* So.
Panteon, tempio in onoraci tutti gli dei. H pi.gjfy- f*os» di tutti gli edifizj di questo genere;è quello ffa Jtece fabbricare Agrippa, genero di Augusto. Questo «tempio era di figura rotonda j coverto di, mattoni, s o .munito -nel di dentro e nel di fuori di.marmi t di vaf j dolori,-fce porle erano di bronzo, e la,#oftit*a era «p- .verta di lamine di argento. Vi eatravai la luce per vp? spettora fatta nel mezzo della volta. Jfell\ipt*fiio del /tempio eravi sitaato un numero di nicchie per collocar* vi le statue delle divinità principali.[ Vi, si distingua b quella di Minerva eh 1 era di avorio, capo d* opera di Fidia. Bonehe questo tempio fosse consagtato a tutti jtgli idei v era però particeJaianente dedicato ta: Giovo: il Mendicatole. Alene vantavasi di averne uno,,cbe non Mita mollo < inferiore a quello di Agrippa; Collosi ohe -anche il tempio di Nimes ( in trancia ) fosse slato un -^Panteon «; Vi erano ìa. nicchie ^tsei d^le^q^li 44041* . a******. Er* queste un >e4ifiaio i*o«»afl*Urji<£*4*$rì gracidi dei «