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dicono, peltM t*«?% «fcto sfidai* te elea a òhi prende* .ebbe pib bestie.selvagge. Diatta pentita dipoi per arar eeho la rHa al beli* Orione, onerine da Giove eh 1 egli Isa** eoNoeato in Cielo, ore forma la costellazione eh* Apporti la piotisi é le burrasche;

Orisia, figlia di Enetteo, ré di Atene. Questa prin- cipessa mentre divertirà» nn giorno a giuocare sulla 1 eponda del fiume Ilisso, fn rapita da Borea, che «eco la tradii*** in Tracia, e la rese madre di due figliuoli ^ -Calai è Zete; Ovidio narra che Borea essendosi inna- morato dì Oriiia; fece tutto il possibile per ottérièrfat dal di lei padre j ma die «oa avendolo potato, a moti ro che il paese fréddo, ov* egli regnava, èra tiocWolé «Ila* di lei salute, si rieuoprì di nnà nuvola oscura,* re éb dappertutto T agitazione ed il disordine, spazzò le lem, e fece sollevare dappertutto de 'turbini di polvere, Mt no de* quali ravvolse e condusse v *eco Orisia.

Osiride i figlio di Qio*e«£ di- Niobe, e marito d" So 4 eVvero de lui sposata, allorché onesta si ritirò in Egitto a fine di evitare le persecuzioni di {riunione* Gii Egizj lo adoravano sotto diversi nomi, come Àpi, Serapi, e sotto i riorni di tut,ti gli altri dei. Rappré- sentava» con una mitra. o beretta pentita, ed una sfer- aà in mano. Talvolta, invece' della testa di uomo gli d attribuiva <juel!a dello sparviere con una croce, 1 ov* vero una T attaccata alla mano mediante* un anello** tht< yj< Fig. 57 4