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.rnorfìe e delle contorsioni ìndeoentt * Veniva in seguita un'altra moltitudine sopra gli asini, seguita da Fauni, d* fiaccanti, da Tiadi, e da Ninfe, che facevano risuoda* re la citta de' loro urli y seguivano iddi. molti carriaggi ( carichi di tinsi, di arrni, di botti * di brocche e di altit Vasi.. La processione era terminata da una moltitudine di Baccanti «coronate di ellera intrecpiata di rami di tas- so e di serpenti. In mezzo a queste festività, cOmmet* tevansi tutt'i disorlini, che può autorizzare la ubria- chezza, l'esempio, la impunita e la' pili sfrenata licen- za j quindi la pubblica autorità fu obbligata a vietarle.
Orione, figlio di Gipve > di Nettuno e di Mercurio v Questi tre dei viaggiando, insieme sulla terra albergarono in casa di un pover* uomo chiamalo Ireo, da cui fuffone bene accolti j e per ricompensarlo, promisero gli dèi di accordargli ciò clic dimanderebbe Era molto tempo ch'egli desiderava di avere un figlio, mà essendo- mot* ta sua moglie, vivea celibe. Gli dei ordinarono ad Ireo di presentar loro la pelle di un bove eh' egli aveVaìic- ciso per complimentarli -/ed avendola essi con la loro urina ammollata, ne uscì un figliuolo, che fu appel- pellaio XFrion o Orione.. Era questi uno de* piò. Belli giovanetti del suo tempo. Divenne famoso per lo sta- dio dell' Astronomia e per la caccia. Èra di ima sta- tura s\ vantaggiosa che fu decantato come un gigante. Divenuto molto abile ncll' arte di Vulcano, formò un palazzo settertaneo per Nettuno suo padre. V Auror* s' innamorò di lui, io rapi, e lo trasportò ne!}a isola <H Delo » Ivi morì per essere stato morsicato da uno scor- pione, esecutore della vendetta di Diana, perche" egK aveva attentate ali* tuore della miafa ©pi j e come aliti