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aliente dopo molli sforzi riluciti vani, «Serrò il Iìom f lo sbranò con le proprie mani,e con le unghie le icor- ticò, servendoti di poi della medesima pelle per tu* ecudo e vestimento*
Nemei. I giuochi Nemei erano riputati tra i più fa* tnosi giuochi della Grecia, che (ossero instituiti da Er- co le, tlopo che uccise il lione nell a foresta Nemea, ed in memoria della sua vittoria. Altri dicono essere stati istituiti per onorare la memoria del gioyiue Ofelte, ov- vero Archemoro, divorato da un serpente. Qualunque fosse la loro origine, 'egli è certo che furoae celebrati per lungo tempo nella Grecia ogni tre anni. Celebra- vansi a spese degli Argivi nella foresta Nemea ed egli- no stessi n* erano i giudici. Dicesi che giudicavano in a bito di duolo, per contrassegnare la origine di tali giuo- chi. Da principio non vi furono che due soli esercizj, T Equestre ed il Ginnico \ in seguito vi si ammisero le cinque specie di combattimento, come negli altri giuo- chi. I vincitori dapprima andavano coronati di ulivo, ma in seguito, in vece dell' olivo, adoperava!! 1* appio, pianta funebre; questa è la ragione per la quale i giuo- chi Nemei som stati riguardati come giuochi funebri.
Nemesi 9 figlia di Giove e della Notte, e dea della Vendetta.Castigava gli joelleratl,e tutti coloro che abu- savano dei favóri della fortuna..I suoi castighi erano se- veri, ma non eccedevano il punto di giustizia. Non vi «ra persona che potesse salvarsi da* suoi colpi. Compiacevasi di abbassare le teste orgogliose, umiliare coloro che mancavano di moderazione nella prosperità, e quelli che insuperbivano per la loro bellezza, per la forz