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Najadi 9 ninfe che presedevano alfe fonti ed ai fiu-
mi. Gli antichi le 'onoravano con un colto particola-
re, come tante divinità, ed offrivano loro in sagriti,
zie capre e agnelli, con delle libazioni di vino, di
miele e di olio. Per ordinario cpntentavansi di prc m
tentare sui loro altari latte, frutti e fiori. Vengono,
rappresentate sotto la figura di giovinette leggiadre >
appoggiate su di un Urna in atto di versar acqua, «
con delle perle, il cui splendore fa risaltare la sem-
plicità del loro abbigliamento. Una corona di rose
.adorna la loro capellatura inargentata, che ondeggia
sulle loro spalle Fig. 52.
Napee, ninfe che presedevano alle praterie, aUf valli ed ai boschi. *
Narciso, figlio di Cefiéo'e della ninfa Liriope. Era, cosi bello che* era amato da' tutte le ninfe; egli pe- ri» non ne ascoltò alcuna. La ninfa Eco 'non poten- do innamorarlo, se ne rammaricò, a 'segno che di- .jeccossi pel dolore. **Quest* apatia di Narciso fu pu- nita dalla dea Nemesi -V Ritornando un giorni dalla caccia, ri mi rossi in una fonte s* iuvagn\ di se stes- so o si lascio consurnare di amore e di desiderio sul margine dt quella fonte - Fu trasformato in un fio- re, che porta to stesso nome. Si strano farnetico lo accompagno fino nell'inferno > ove si specchia nel» le acque dello Stige.
Nauplio, figlio di Nettuno e di Amicone r re i\