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ixm maggiore o minor pompa, secondala qualità dèl- ie persone. Generalmente erano tolti onorai sotto il nome di dei Mani. Il rispetto pei morti praticava* presso i popoli i più barbar».
Muse y dee delle scienze e delle arti, figlie di Giove e di Mneraosine. Erano nove, cioè,C#o, che presedeva alla storia*, Melpomene, alla tragedia; fa* /ia, alta comedia \ Euterpe, alla musica; Tersicore, alla danza; JSteJo, alla poesia eroica; Urania, ali* astronomia; P olimaia y alla eloquenza. Cantavano neir Olimpo le ceso mirabili degli Dei; conoscevano 3 passato, il presente e V avvenire, e dilettavano la corte celeste coi lord armoniosi concerti. Erano ver- gini, per dinotare che i vantaggi deìht educazione so - no inalterabili. Furono chiamate Muse con una pa~ rola greca che significa spiegare i misteri } perca £sse hanno, insegnato agli nomini cose interessanti, ma superiori all'intendimento del volgp. Molte cittVdel"" }a Grecia loro offrivano de 9 sagrifizj. Avevano in À£e~ ne un magnifico altare ♦ Roma aveva loro consagrati molti templi. Il Parnaso, V Elicona, il Pindo era* pò i luoghi del loro ordinario seggio rno. Il cavallo Pegaso passava il pih delle volte su questi mopti, e sje>* contomi. Tra i fonti e i fiumi, V Ippocrene, i\ Castalio e£ il Permesso erano loro consagrati \ sicco- me fra gl) alberi la palma e V alloro. Si dipingono giovinette, belle, modeste e vestite con semplicità. Apollo stava alla loro testa con la lira in mano 9 e fQrenate di alloro: