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provava alcuni cosa, e stessi dei erano 1' oggetti de* suoi pungenti sarcasmi. Eletto da Nettuno, Vnleano e* Minerva per giudicare sull 1 eccellenza de He loro opere, egli li pose tatti tre in ridipolo. Nettuno, diss' egli ~ avrebbe dovuto situare le con» davanti agli oceki dot toro, per poter colpire c a più sicurezza. La casa di Minerva non gli piacque, perchè troppo massiccia por esser trasportabile, allorché vi fosse un cattivo vicino. In quanto air uomo di Vulcano egli avrebbe voluto t che vi fosse stata un apertura nella parte del cuore, affinchè se ne potessero scoprire t più segreti pensie- ri. Venere stessa non potè esse» al coperto della di lui maldicenza; ma perchè era molto perfetta per dar motivo alla censura, Monto la critico fòt or no alla ina calzatura. Viene rappresentato in atto dì< levarsi la> maschera dal volto, o còq uu bastono io min*, sia*, bolo della pazzia.

\. Morfeo f dio del Sonno y ovvero no de' suoi ipiaktri. Considera vasi. anche nome il primo de* sogni, ed il solo che annunziasse la verità. Prendeva il porta mento, il volto, la presenza e la voce di coloro che voJefa rap- pr» s C ntarei e di qui è che viene appellato Morfeo ^ Oli fi attribuiscono le ale di farfalla, -per esprimere la sua leggerezza, ed una pianta di papavero, eoa lo «pale toccava coloro, cl*e voleva addormenture.

Morti. Un articolo essenziale del culto religioso preo* o f li r^tithi era quello di onorare la memoria do' mcrti; e Tatto il pi> odioso <dc* tiranni era quello d itr vcj.'re clic Ipro si rendi scerò gli ultimi uffizj. St\ in */ kdsa:zuvaqtf v '; si lot crxavauo, or raro si bruciar a qq, Google