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addormentare ed uccidere Argo, che custodiva la vacca Io. Trasformò Batto io pietra di paragone, liberò Marte dalla prigione, in cui avealo rinchiuso Vulcano; e legò Prometeo nel monte Caucaso. Fu molto amato da Venere, da cui ebbe Ermafrodito .

Si dipinge come un giovine di bell’aspetto, ed agile di corpo, tenendo un caduceo in mano, ed alle volte una borsa, e con le ale alla testa ed ai talloni. Fig. 50. Not. 69..

Menenzio, ovvero Mesenzio o Masenzio, re di Etruria, sprezzatore degli dei, esercitava sopra i Suoi sudditi le più orribili crudeltà. Compiaceva si di far distendete un uomo vivo sopra un cadavere, unire insieme bocca a bocca, mani a mani, e tutte le altre membra, affinchè vivi morissero abbracciati ai morti. Gli Etruschi stanchi di ubbidire ad un tiranno così inumano, lo assediarono nel suo palazzo, e vi appiccarono il fuoco. Egli in mezzo alle fiamme scappò, e ricoverossi presso Turno re de’ Rutoli; ma fu assalito ed Ucciso da Enea principe trojano.

Micene, città del Peloponneso, celebre per il nome di Perseo suo fondatore, e per li suoi re Pelope, Tieste, Agamennone.

Mida, figlio di Gordia, e re di Frigia. Ricevette Bacco ne’ suoi stati con tanta cortesia e magnificenza che questo Dio, in ricompensa di sì buon uffizio, gli promise di accordargli tutto ciò che avrebbe chiesto. Mida chiese la grazia di poter cangiare in oro ciò che toccherebbe; ma ben tosto si pentì di aver fatta tale dimanda, poichè vide tutto convertirsi in oro, fino gli stessi