Pagina:Dizionario mitologico ad uso di giovanetti.djvu/202

184

Diede loro il consiglio di scannare il proprio padre, già vecchio, e di farlo bollire in una caldaja di rame, promettendo loro di farlo rivivere e ringiovinire; ciò che ciecamente eseguirono, ma Medea non adempì la promessa. Giasone, costretto di abbandonar Jolco, ritirossi insieme con Medea a Corinto, ove sposò Glauce o Creusa figliuola di Creonte, re di Corinto. Medea per vendicarsi di tale infedeltà, fece perire Creonte e sua figlia, e trucidò colle sue proprie mani i due figliuoli ch'ella aveva avuti da lui, e dipoi se ne fuggì per l'aria sopra un carro tirato da due draghi alati. Ritornata in seguito nella Colchide, rimise suo padre Eeta sul trono, dal quale era stato desposto in di lei assenza. Nota 67.

Medusa, una delle tre Gorgonidi. Era una giovine molto bella, soprattutto per la sua capellatura. Una folla di amanti si affrettò a chiederla in isposa. Nettuno stesso se ne invaghì, e trasformatosi in uccello, la rapì, e la trasportò in un tempio di Minerva, che fu da essi profanato. Altri dicono ch'ella osò disputare con Minerva intorno alla bellezza. Questa Dea irritossi a segno che cangiò in orribili serpenti i bei capelli, de' quali Medusa facevasi un pregio, e diedi a suoi occhi la forza di trasformare in pietre tutti coloro che la mirassero. Molti provarono i cattivi effetti de' suoi sguardi, e ne furono pietrificati. Gli Dei risoluti di liberar la terra da si feral flagello, mandarono Perseo per ucciderla. Minerva gli diede uno specchio, e Plutone il suo elmo. Questo elmo e questo specchio avevano la proprietà di lasciar vedere a chi li portava tutti gli oggetti, senza che egli potesse essere veduto. Perseo presentossi innanzi a Medusa, senza che ella se ne