Pagina:Dizionario mitologico ad uso di giovanetti.djvu/195


177

pervenivano ne' suoi stati. Avendo risoluto di far uccidere lo stesso Giove, mentr'era suo ospite, stimò prima di far pruova della sua divinità per disingannare la credulità de' popoli, che recavansi a casa sua per riconoscere il Dio. In effetto egli li fece presentare alla mensa le membra di un uomo da lui scanato; ma un fulmine distrusse all'istante il palazzo di Licaone, incenerì i complici del delitto, e lo stesso Licaone fu cangiato in orso. All'opposto, altri storici lo rappresentano come un re saggio e benefico, che richiamando gli Arcadi dallo stato selvaggio ad una vita meno dura, insegnò loro l'arte di costruirsi delle capanne, onde garantirsi dalla inclemenza dell'aria, e delle stagioni, ed a vestirsi di pelli di cinghiali; e siccome fino a quel tempo eransi cibati di foglie di alberi, e di erbe, e di radici, talora venefiche, introdusse in quel popolo l'uso delle ghiande. Gli Arcadi usarono di questo cibo per così lungo tempo, che i Lacedemoni volendo loro fare la guerra, consultarono la Pizia, la quale rispose „Un popolo che vive di ghiande è ben formidabile nelle battaglie

Suida all'incontro riferisce, che Licaone fu un gran politico, e che per imporre a suoi sudditi l'osservanza delle sue leggi, dava loro a credere che Giove li facea delle visite sotto la figura di uno straniero (ciò che fu praticato da molti legislatori prima, e dopo di lui). e che i suoi figli, per assicurarsi della divinità di Giove, mescolarono tra le carni delle vittime, quelle di un fanciullo da essi ucciso, e che un fulmine ridusse in cenere i rei di così orribile delitto.

Edificò su di un monte di Arcadia la città di Licosura la più antica delle città della Grecia, e vi eresse un