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battimento fu una delle dodici fatiche di Ercole; (sebbene alcuni pretendono che Euristeo avesse protestato di non doversene aver conto, perchè in questa fatica venne ajutato da Jolao.).

Ifigenia o Ifianassa, figlia di Agamennone e di Clitemnestra. Diana sdegnata contro Agamennone, perchè aveva ucciso una cerva ch'erale consagrata, tratteneva l'armata greca in Aulide, e la impediva di partire per mancanza di vento; nè poteva esser appagata che dal sangue di una principessa della famiglia di Agamennone. Il gran-sacerdote Calcante nominò Ifigenia qual vittima da sacrificarsi alla Dea, a fine di ottenere il vento favorevole, che i Greci attendevano per recarsi all'assedio di Troja. Agamennone spedì Ulisse in Argo per trarre Ifigenia dalle mani di Clitemnestra, fingendo di dover sposare Achille; e tostocchè ella giunse al campo fu consegnata da suo padre a Calcante. Tutto era disposto per lo sagrifizio: ma Diana appagata della sommessione della principessa, sostituì in suo luogo una cerva, che le fu immolata, e trasportò nella Tauride Ifigenia per farne una sua sacerdotessa. Toante regnava in questo paese: egli era un principe crudele, il quale faceva uccidere tutt'i stranieri che aprodavano ne' suoi stati. Oreste, dopo di aver ucciso sua madre, costretto dalle furie, che lo agitavano, ad errar di paese in paese, fu arrestato in un luogo della Tauride, e condannato ad esser immolato; ma Ifigenia, sua sorella, lo riconobbe nel momento che qual sacerdotessa andava a sagrificarlo, e lo liberò insieme coll'amico Pilade, che voleva morire per Oreste. Uccisero quindi Toante, e tutt'insieme fuggirono seco portando la statua di Diana. Not. 62.