Pagina:Dizionario mitologico ad uso di giovanetti.djvu/163


LIBRO PRIMO 145

fece allevare segretamente Giasone, affidandone la educazione al Centauro Chirone; il quale gl’insegnò le scienze, ch’egli medesimo, professava, soprattutto la medicina; ciò che fece dare al giovine principe il Soprannome di Giasone in luogo di Diomede, che aveva ricevuto nella sua nascita.

Giasone fatto adulto ritornò, a Jolco, ove Pelia suo zio, per non insospettire il popolo lo accolse; ma ben presto ricercò tutt’i mezzi, onde farlo perire, per assicurarsi il pacifico godimento del trono. Persuase Giasone che bisognava intraprendere la conquista del vello d’oro, sperando che non ne ritornerebbe più. Giasone, ch’era nella età in cui si brama la gloria, colse avidamente siffatta occasione per acquistarsene. La sua spedizione fu proclamata in tutta la Grecia. Il fior de’ greci eroi recossi in folla a Jolco per avervi parte. Giasone ne scelse cinquanta quattro i più famosi. Ercole stesso vi si arruolò, e volle che Giasone ne fosse il capo. Prima di mettersi alla vela, Giasone offrì un sagrifizio solenne a tutte le divinità, ch’egli credette poter essere favorevoli alla sua impresa. Giove con la voce del tuono promise il suo soccorso a questa truppa di eroi guerrieri. Gli Argonauti finalmente pervennero a Colco, ove il famoso vello d’oro, trasportatovi da Frisso, era custodito d’alcuni tori, che avevano le gole infiammate, e da un orribile dragone. Giunone e Minerva, che amavano teneramente Giasone, resero Medea innamorata di questo principe, affinchè la sua magica arte, che professava eccellentemente, potesse giovargli a superare i pericoli incontro ai quali andava ad esporsi. Medea gli accordò il soccorso della sua arte, a condizione di esser-