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PREFAZIONE
Vi sono molti libri sulla Mitologia; ma ben pochi sono quelli che convengono ai giovanetti, e la di cui lettura loro sia profittevole. La maggior parte di siffatti libri sono troppo voluminosi o troppo ristretti. La prolissità degli uni sparge la confusione nelle loro idee, e la nomenclatura secca e sterile degli altri non insegna loro alcuna cosa.
Si è cercato di evitare questi due estremi nella presente Mitologia. Non vi si trattano che gli articoli i più interessanti, la conoscenza de’ quali è indispensabile; e vi si espongono con una certa estensione, e con dettagli proprj a stimolare la curiosità. Per non sopraccaricare la loro memoria, non si fa alcuna menzione de’ nomi e delle parole, che non offrono alcun interesse, e che i giovanetti possono ignorare senza conseguenza. Per esempio, di quale utilità può loro essere la cognizione degli articoli Abba, Abarbarea, Abastro, , , Abato, Abellione, Abeo, Abeone, Abracadabra, Abraxas, Abrezia, Acacali, Acacesio, Acali, Acamante, Acasi, Acelo, Acheo, Achiroe, Acresio, Acratopote, Adargate?
Citansi questi nomi presi a caso nel Dizionario di Chomplé (tradotto da Millin); ma ve ne