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simbolo della sua sovrana potenza. Fig. 23.
Deucalione, re di Tessaglia, figlio di Prometeo e marito di Pirra. Nel tempo, in cui egli viveva, gli Dei sdegnati fecero perire tutti gli uomini con un diluvio universale, perchè essi erano divenuti malvagj. Tutta la superficie della Terra ne fu inondata, fuorché un sol monte della Focide, ove arrestossi la picciola barca, che portava Deucalione, il più giusto de’ mortali, e Pirra sua sposa, la più virtuosa donna di quel tempo. Ritirate che furono le acque, recaronsi amendue a consultare la Dea Temi, che dava i suoi oracoli a piè del Parnasso, e ne ricevettero questa risposta «Uscite dal tempio: velatevi il volto: sciogliete le vostre cinture, e gittate dietro la vostra schiena le ossa della vostra gran madre.» Essi non compresero dapprima il senso dell’oracolo, ed il loro zelo fu commosso da un comando, che lor sembrava terribile. Ma Deucalione, dopo avervi riflettuto, comprese che la terra era la loro madre comune, e che le pietre erano le sue ossa. Eglino dunque ne adunarono una quantità, e gittandosele dietro il dorso, si avvidero, che quelle ch’eran gittate da Deucalione, divenivano uomini, e quelle, ch’erano gittate da Pirra, cangiavansi in femmine. Nota39.
Diana, Dea della caccia, figlia di Giove, e di Latona e sorella di Apollo. Era adorata sotto tre nomi: Diana sopra la Terra, Luna nel Cielo, ed Ecate o Proserpina nell’Inferno. Allorché Latona stava per partire i due gemelli, diede alla luce in primo luogo Diana, la quale ajutò sua madre a sgravarsi di suo fratello Apollo. Testimone de’ dolori del parto materno, conce-