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presa di Troja, Elena, di concerto con Menelao, suo primo marito, l’uccise, per rientrare in grazia di costui.
Dejanira, figlia di Eneo, re di Calidone nell’Etolia, fu dapprima promessa in isposa ad Acheloo, indi ad Ercole; ciò che fu motivo di eccitarsi un’aspra contesa tra questi eroi. Acheloo essendo stato vinto in duello, la giovine principessa fu il premio del vincitore, il quale, mentre la conduceva nella sua patria, fu costretto di fermarsi sulla sponda del fiume Eveno, le cui acque erano oltremodo cresciute. Mentr’egli stava deliberando, se dovesse retrocedere, il Centauro Nesso venne ad offrirsi da se stesso di passar Dejanira sul di lui dorso. Ercole, avendo acconsentito, fu il primo ad attraversare il fiume. Arrivato all'altra sponda, si avvide che il Centauro lungi di passar Dejanira, disponevasi a farle violenza. Sdegnato allora l'eroe della baldanza di Nesso, gli scagliò una freccia tinta nel sangue dell’idra Lernea e lo trafisse. Nesso, sentendosi vicino a morte, diede a Dejanira la sua tunica (o camicia) insanguinata, dicendole che s’ella potesse persuadere suo marito a portarla, sarebbe questo un mezzo sicuro di affezionarselo inviolabilmente e d’insinuargli del disgusto per qualunque altra donna. La giovine sposa, troppo credula, accettò il dono per avvalersene all’uopo. Qualche tempo dopo, avendo saputo ch’Ercole era trattenuto in Eubea dalle attrattive di Jole, figlia di Eurito, gl’inviò la tunica di Nesso per mezzo di un giovine schiavo nominato Lica, cui incaricò di dire la sua parte al di lei marito cose le più tenere e le più commoventi. Ercole, che non sospettava affatto del disegno di sua moglie, ricevette con tra-